Cosa significa inventare dal vero? La risposta al Parma Film Festival

La 26esima edizione dall'11 al 20 novembre

09 novembre 2023

Proiezioni, workshop, anteprime, docufilm in concorso, incontri con grandi personaggi del mondo cinematografico e restauri d’eccezione: è questo e molto di più il Parma Film Festival, la rassegna organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Parma e dal Circolo del Cinema Stanley Kubrick, che scommette sul cinema di qualità per una settimana di eventi a tutto tondo sulla Settima Arte. L’appuntamento con la XXVI edizione è dall’11 al 20 novembre, con anteprime e incontri d’eccezione che dureranno però fino a fine mese in diversi luoghi della città.

Tante le novità, a partire da Leo Ortolani, firma del manifesto ufficiale ispirato a #barbienheimer e protagonista di un incontro con il pubblico, ma al centro del festival ci sono sempre le numerose anteprime di opere italiane e straniere. Quest’anno si va dai film di Woody Allen e Ken Loach a quelli di Kasia Smutniak e Alice Rohrwacher, passando per grandi ospiti italiani come Lino Guanciale e Linda Caridi e – per il cinema made in Emilia-Romagna – ad Ask The Sand di Vittorio Bongiorno, viaggio di un padre con il proprio figlio in Arizona alla ricerca di Arcosanti, la città-utopia dell’architetto Paolo Soleri. Ospite speciale la internazionale Premio Oscar Jeremy Thomas, a Parma per celebrare i 30 anni di Piccolo Buddha e i cinque anni dalla scomparsa di Bernardo Bertolucci, nell’ambito di una collaborazione con Fondazione Bernardo Bertolucci che prevede una proiezione (gratuita) del film restaurato presentata appunto da Thomas, e con uno scenografico video mapping che illuminerà per una settimana la facciata della Pilotta con le e immagini dal backstage del film realizzate dal fotografo Basil Pao.

Sette invece i documentari in concorso, tutti prodotti tra il 2022 e il 2023 e realizzati da registi under 40. I film che saranno proiettati il 14, 15 e 16 novembre al cinema d’essai di Via D’Azeglio sono Solitudine a due di Lilian Sassanelli (Italia, 2022, 44’), Carta Urgente di Alberto Diana (Italia, 2022, 12’), Controluce di Isabella Balestri (Italia, 2022, 25’), Manuale di cinematografia per dilettanti vol.1 di Federico Di Corato (Italia, 2022, 20’), Sonnenstube di Davide Palella (Italia/Svizzera, 2022, 8’), Fuoritempo di Matilde Ramini (Italia, 2023, 46’), At all hours at none di Davide Minotti e Valeria Miracapillo (Italia, 2023, 20’). In programma domenica 19 novembre al Cinema d’Azeglio l’annuncio dell’opera vincitrice.  Non mancheranno poi i restauri, dai documentari di Cittadella Film a due titoli della Cineteca di Bologna come Io la conoscevo bene e Il grande Lebowski. Spazio anche a tre presentazioni editoriali, con Maurizio Porro, Michele Mellara e Alberto Crespi, protagonista anche di una masterclass come Emma Dante e Daniele Orazi, mentre ad aprire in anteprima giovedì 9 novembre la manifestazione la proiezione di Reliving at Pompeii, un docufilm sui Pink Floyd.

“Anno dopo anno siamo giunti alla ventiseiesima edizione – commenta Primo Giroldini del Circolo del cinema Stanley Kubrick –, un bel traguardo per noi che il PFF lo pensiamo e lo organizziamo ma anche per questa comunità che di cinema e di cultura si è da sempre nutrita. La missione del festival è stata fin dall’inizio unire il popolare e il colto, gli antichi cinefili alle nuove generazioni di spettatori. Il cinema è l’arte meravigliosa che sa coniugare il passato, il presente e il futuro in un unico tempo, il suo.”

Parma Film Festival è realizzato con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Fondazione Monteparma, Chiesi Farmaceutici, BPER Banca e Smeg. In collaborazione con Università di Parma e Fondazione Bernardo Bertolucci.

IL PROGRAMMA COMPLETO