- Publication date
- 24/02/2022
- Last change
- 24/02/2022
TEATRO COMUNALE DI RIO SALICETO
Inaugurato il 9 febbraio 1911 con il dramma di Louis N. Parker “Il Cardinale”, il teatro di Rio Saliceto fu progettato probabilmente da Pier Giacinto Terrachini, personalità eclettica a cui si deve anche l’ambizioso piano urbanistico del comune reggiano. Il proprietario era Pietro Montanari, emigrato in Sud America, ma si racconta che a volerlo sia stata sua moglie Clina Sacchetti, che, rimasta in paese e disubbidendogli, avrebbe investito in uno stabile teatrale i denari che lui le inviava per acquistare terreni.
L’edificio costituisce un curioso esempio di connubio tra edilizia privata ed edilizia pubblica: al suo interno, infatti, il teatro convive con tre unità abitative. L’aspetto anonimo dell’esterno contrasta nettamente con la forte caratterizzazione della sala, che, oltre alla platea, comprende due ordini di gallerie, sostenuti da quattordici colonne con capitelli corinzi dorati.
Molto attivo negli anni che precedono e seguono le due guerre mondiali, dalla fine degli anni Quaranta del Novecento il teatro viene usato come cinematografo, finché, caduto in degrado, all’inizio degli anni Ottanta rischia di essere demolito. Acquistato dal Comune di Rio Saliceto nel 1986 viene restaurato dall’architetto Luciano Pantaleoni e riapre il 31 gennaio 1993.
Dal 2012 la gestione è affidata, tramite convenzione, all’associazione “Quelli del ’29”, con la direzione artistica di Paolo Di Nita. Il cartellone alterna prosa, teatro comico e concerti musicali.