Volevo nascondermi
Volevo nascondermi… ero un uomo emarginato, un bambino solo, un matto da manicomio, ma volevo essere amato.
Toni, figlio di un’emigrante italiana, respinto in Italia dalla Svizzera dove ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza difficili, vive per anni in una capanna sul fiume senza mai cedere alla solitudine, al freddo e alla fame.
L’incontro con lo scultore Renato Marino Mazzacurati è l’occasione per riavvicinarsi alla pittura, è l’inizio di un riscatto in cui sente che l’arte è l’unico tramite per costruire la sua identità, la vera possibilità di farsi riconoscere e amare dal mondo.
Toni, uomo rachitico, brutto, sovente deriso, diventa così il pittore immaginifico che dipinge tigri, gorilla e giaguari stando sulla sponda del Po.
Quella di Ligabue è una “favola” in cui emerge la ricchezza della diversità.
Ogni persona ha una preziosa specificità, che al di là delle apparenze può rivelarsi un dono per l’intera collettività.
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- Data di pubblicazione
- 16/07/2019
- Ultima modifica
- 13/05/2021