- Publication date
- 17/05/2019
- Last change
- 17/05/2019
TEATRO GIUSEPPE VERDI
Nel 1833, a Forlimpopoli, in una sala della Rocca divenuta nuova residenza municipale, è attestata la presenza di un nuovo teatro comunale, arricchito di locali di servizio e di un cornicione per la facciata. Per decorare la sala dall’irregolare perimetro trapezoidale, prima del giugno 1842, viene chiamato il pittore bolognese Filippo Bibiena.
Il 29 agosto 1877 iniziano i lavori di ristrutturazione del teatro su progetto dell’ingegnere Giacomo Fabbri. Nella sala vengono costruiti due ordini di balconate poggianti su trentadue esili colonnine di ghisa dorate. Ogni galleria ha un parapetto panciuto in ferro ed è divisa da tramezzi mobili, a formare fino a sedici palchi.
Numerose altre migliorie furono fatte anche dopo l’inaugurazione, avvenuta il 12 ottobre 1882 con una serie di opere buffe e di balli. Dopo la morte di Giuseppe Verdi, il Consiglio comunale decise di dedicare al musicista il teatro.
Nel 1920 la sala viene trasformata in cinematografo e nel 1934 si coprono le decorazioni originali come pure le colonnine tortili ora verniciate in similmarmo. Quasi mezzo secolo dopo, tra 1981 e 1982, sotto la direzione dell’architetto Alberto Bacchi è stato ultimato un restauro conservativo del teatro, che oggi può contenere 200 posti. Sono stati ricavati una sala ristoro al primo piano e nuovi servizi igienici al secondo. Attualmente è gestito da un privato e svolge ancora regolarmente attività cinematografica, ma una convenzione con il Comune ne consente anche un uso a fini sociali.