Millederoghe emergenza Covid-19: un secondo provvedimento della Regione
Cosa cambia per il cinema e l’audiovisivo
Maggiore flessibilità per le modifiche ai progetti di festival e rassegne, semplificazioni nelle procedure istruttorie, e proroghe per la consegna delle opere prodotte e per i progetti da realizzare per quanto riguarda i bandi produzione e sviluppo. Dopo il primo intervento dello scorso marzo, l’Assessorato regionale alla Cultura e Paesaggio attua un secondo intervento per venire incontro agli operatori del settore del cinema e audiovisivo, in difficoltà dopo l’emergenza Covid-19, e provati sia dalla chiusura di luoghi della cultura sia dalla sospensione di ogni attività.
Vediamo, in sintesi, le modifiche più salienti alla L.R. n. 20/2014 “Norme in materia di cinema e audiovisivo”
Per quanto riguarda il bando produzione, ai progetti legati alle call regionali del 2018 è stata concessa una proroga di ulteriori 10 mesi, mentre per quelli del 2019 – regionali, nazionali e internazionali – la fase di ultimazione dei lavori è stata fissata al 31 ottobre 2021, con la possibilità di richiedere formalmente, entro il 30 settembre di quest’anno, una seconda quota del contributo concesso in base all’avanzamento dei lavori.
Si stabilisce invece il 31 ottobre 2022 come data di ultimazione dei progetti per le produzioni che saranno sostenute con i bandi 2020.
Inoltre, per prevenire i problemi in cui potrebbero incorrere le imprese, in un periodo di scarsa liquidità, per quanto riguarda la correttezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi, nella seconda finestra del bando, che si aprirà il 1 luglio, non saranno effettuate le verifiche di regolarità contributiva, oggi requisito di ammissibilità, che rimane imprescindibile per la fase di liquidazione del contributo concesso.
Proroghe anche per i progetti sostenuti dal bando sviluppo: di ulteriori 6 mesi, in caso di impossibilità a completare l’intervento entro la data stabilita per i finanziati del 2019. Fino al 30 giugno 2021 per i progetti sostenuti con la call del 2020.
Particolare attenzione della Regione Emilia-Romagna anche per Festival e Rassegne.
A chi – adempiendo all’ordinanza governativa – quest’anno non è riuscito, o non riuscirà a realizzare l’edizione della manifestazione, potrà essere riconosciuto un contributo per coprire parte delle spese comunque effettuate per organizzarla; e inoltre si è modificata la soglia massima per le spese generali e di gestione, elevandola fino al 20% massimo.
Per i progetti di festival e rassegne “riconosciuti” ai sensi dell’Invito annuale, il contributo può coprire fino al 60% dei costi ammissibili, invece del 50% previsto inizialmente, fermo restando il metodo di calcolo del “funding gap” (differenza tra i costi ammissibili di un intervento e il risultato operativo) e dell’importo concesso. Inoltre per i progetti da realizzare nel 2020 la soglia minima di costo è ridotta a 10.000 euro.
Pertanto, il contributo verrà ridotto automaticamente nel caso in cui risulti, a consuntivo, superiore al deficit di finanziamento o al 60% del totale dei costi ammissibili rendicontati.
In questo contesto si prevedono anche variazioni nei programmi di attività, legate al rispetto delle misure di contenimento adottate a causa dell’emergenza Covid-19, ma queste non porteranno alla revoca o alla ridefinizione del contributo regionale, salvo quanto stabilito con riferimento all’intensità massima e alla regola del “funding gap”.
La Regione Emilia-Romagna auspica che queste misure siano una boccata d’ossigeno per le tante realtà del settore che, a causa dell’emergenza, rischiavano di non raggiungere i risultati minimi previsti dai bandi, con la possibile conseguenza di un taglio o addirittura revoca dei contributi.
In allegato il documento dettagliato con le modifiche sopra citate.
Link
Allegati
- Data di pubblicazione
- 24/04/2020
- Ultima modifica
- 24/04/2020