Last Words: Jonathan Nossiter e la cultura che salverà il mondo
Il regista a Bologna, per la prima mondiale del film al Cinema Ritrovato
Due uomini si guardano negli occhi un po’ straniti e poi si stringono la mano. Un gesto all’apparenza normale, ma essendo gli ultimi sopravvissuti della specie umana, forse normale non lo è poi molto. Inizia così Last Words, film di denuncia ambientale – ma anche capace di grande tenerezza – di Jonathan Nossiter, regista già apprezzato nei pluripremiati “Sunday”, “Mondovino” e “Resistenza Naturale”.
Girato tra il Parco Archeologico di Paestum e la Bologna sotterranea, “Last Words” è ispirato al romanzo “Mes Derniers Mots” di Santiago Amigorena, che ha realizzato con il regista la sceneggiatura.
Frutto di una produzione internazionale tra Stemal Entertainment e Rai Cinema, in coproduzione con Paprika Films, Les Films D’Ici e Les Films Du Rat, e prodotto da Donatella Palermo, prodotto da Jonathan Nossiter, Laurent Baujard, Serge Lalou, Santiago Amigorena il film è stato selezionato nel concorso ufficiale del Festival de Cannes 2020, edizione sospesa a causa dell’emergenza Covid.
Grazie alla sinergia con il Festival Il Cinema Ritrovato “Last Words” avrà la sua prima mondiale proprio a Bologna il 30 e il 31 agosto, chiudendo l’importante manifestazione bolognese. Nel cast Nick Nolte, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alba Rohrwacher, Silvia Calderoni, e, per la prima volta sullo schermo, Kalipha Touray, scelto nel campo rifugiati di Palermo, dopo un casting di circa 500 giovani attori da tutto il mondo.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Paestum e del direttore del parco, Gabriel Zuchtriegel, e della Cineteca di Bologna e del direttore Gianluca Farinelli e con il contributo di DG Cinema e Audiovisivo – MiBACT e di Emilia-Romagna Film Commission.
Vi proponiamo l’intervista a Jonathan Nossiter, realizzata durante le riprese bolognesi.
Video
- Data di pubblicazione
- 30/08/2020
- Ultima modifica
- 30/08/2020