Stay Gold. Ecco l’ottava edizione del DIG Festival
Dal 22 al 25 settembre a Modena torna il festival di giornalismo investigativo
Il titolo, Stay Gold, è un omaggio a Matteo Scanni, giornalista e presidente di DIG prematuramente scomparso a inizio anno: stay Gold, “resta d’oro”, era infatti l’invito con cui spronava i giovani giornalisti a rimanere incorruttibili nella loro ricerca di notizie e verità. Questo spirito segnerà il passo dell’ottava edizione di DIG Festival, il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e di reportage, in scena dal 22 al 25 settembre a Modena. La quattro giorni sarà dedicata all’approfondimento di qualità, all’inchiesta e al reportage, con ospiti da tutto il mondo che parleranno di populismi, democrazie, crisi politica e climatica, libertà di espressione, diritti civili e focus sull’Italia al voto.
Si comincia il 22 settembre con l’inaugurazione della mostra personale di Gabriella Giandelli, autrice del Watchdog dell’edizione 2022, il “cane da guardia” simbolo del giornalismo di inchiesta e di ogni edizione di DIG. A seguire “Incubi di pace”, la lectio inaugurale della saggista e giornalista Maria Nadotti. Poi nei giorni a seguire incontri, talk, workshop e proiezioni abiteranno il Collegio di San Carlo, il cinema Astra e il Complesso San Paolo, con grandi ospiti tra i quali il regista ucraino Sergei Loznitsa, la reporter irlandese Sally Hayden, la giornalista e autrice Sarah Jaffe e lo scrittore Paolo Nori. Saranno presenti anche esponenti di spicco di diverse realtà chiave del giornalismo di inchiesta più innovativo, come Bellingcat e Forensic Architecture, che con le loro tecniche di indagine hanno saputo svelare abusi e crimini di guerra nelle zone di conflitto, recentemente anche nel contesto ucraino. La ONG Privacy International arricchirà invece il programma di DIG con riflessioni sull’uso autoritario della tecnologia contro il giornalismo e i migranti.
Al centro della kermesse c’è il cinema, con grandi documentari: allo storico Cinema Astra verranno infatti proiettati, alla presenza degli autori, i film finalisti nelle cinque categorie dei DIG Awards, i migliori film, brevi e lunghi, che raccontano fatti e storie dimenticati dalle narrazioni mainstream (selezionati tra le oltre quattrocento opere arrivate da tutto il mondo). I premi saranno attribuiti dalla giuria internazionale di DIG, in cui siedono autori e produttori dei maggiori brand del giornalismo di inchiesta e del documentario al mondo, tra cui Al Jazeera, Arte, BBC e Fremantle. La giuria dovrà anche scegliere il miglior progetto presentato nella live session del DIG Pitch a cui affidare un contributo di 15mila euro. Altrettanto spazio sarà dato alla categoria audio, con una giuria dedicata composta da grandi autori e podcaster internazionali. Oltre ai titoli in concorso, il Festival presenta come ogni anno una ricca sezione di film extra, in cui spiccano le rassegne dedicate al lavoro di Avi Mograbi, documentarista che con i suoi lavori ha raccontato la politica di occupazione di Israele nella Striscia di Gaza, e di Mads Brügger, icona del giornalismo sotto copertura. Completano il festival una ventina di talk e panel e le sessioni della DIG Academy con ben 12 workshop.
DIG Festival è sostenuto da Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, da Comune di Modena e Fondazione di Modena, e supportato da numerosi altri partner.
Link
- Data di pubblicazione
- 21/09/2022
- Ultima modifica
- 21/09/2022