È tempo de “La versione di Anita”

I testi scolastici e la storia romanzata hanno spesso dipinto Anita come la moglie fedele e intrepida di Giuseppe Garibaldi e come madre dei suoi figli. In realtà, nei suoi brevi e intensi 28 anni di vita, Ana Maria de Jesus Ribeiro è stata una donna autonoma, indipendente, capace di scelte difficili e spesso scomode e sempre coraggiosa nelle sue battaglie per la libertà del popolo brasiliano e italiano, fino alla morte tragica e prematura in Romagna, a Mandriole di Ravenna.

Con un’analisi rigorosa e attenti studi biografici Luca Criscenti rende giustizia all’eroina dei due mondi attraverso il documentario La versione di Anita, che andrà in onda su Rai 3 il 20 gennaio alle ore 16:00 nella versione televisiva.
Il docufilm con una chiave inedita e un linguaggio moderno, ci porta a rileggere una vicenda storica da riscoprire. A raccontare la sua storia sarà la stessa Anita, interpretata da Flaminia Cuzzoli, in un’intervista radiofonica condotta da Marino Sinibaldi, in cui ripercorre la sua vita. La sua voce sarà accompagnata dalle testimonianze di storici ed esperti in grado di offrirne una lettura basata sulle evidenze scientifiche: dalla pronipote, Annita Garibaldi Jallet, alle studiose che hanno affrontato il tema nei più recenti lavori di ricerca, l’italiana Silvia Cavicchioli (Università di Torino) e la scrittrice brasiliana Letizia Wierzchowski. Lo storico del risorgimento Roberto Balzani (Università di Bologna) aiuterà a comprendere il periodo storico in cui la vicenda è ambientata, mentre nel ruolo di Giuseppe Garibaldi troviamo Lorenzo Lavia.
Scritto dallo stesso Criscenti con Silvia Cavicchioli, Daniela Ceselli, il film è stato prodotto da Land Comunicazioni, in co-produzione con Zapata Filmes, realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, e da Programa Ibermedia, in collaborazione con Rai Documentari.
Il prossimo 7 febbraio “La versione di Anita” sarà in anteprima in Uruguay nella sua versione integrale, selezionato dal Festival Internacional de Cine di Punta del Este.
Il film è stato realizzato toccando numerose location in Italia e all’estero, tra cui Ravenna e Mandriole, Anita di Ravenna, Sant’Alberto di Romagna, Bologna, Cesenatico (FC), Goro e Comacchio, nel ferrarese.
Anita è tornata. È pronta a raccontarci la sua storia. Che non piacerà a tutti.