Unmute. Il DIG Festival di Modena alza la voce
Dal 30 settembre al 3 ottobre la VII edizione del festival di giornalismo investigativo
S’intitola Unmute, ovvero “togliere il silenzioso”, “restituire la voce”, la settima edizione del DIG Festival di Modena, sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna. Dal 30 settembre al 3 ottobre torna dunque il festival internazionale di giornalismo investigativo, che dal 2015 ha portato a Modena oltre 300 ospiti da quaranta paesi diversi. La quattro giorni in partenza sarà dedicata come sempre all’approfondimento di qualità, all’inchiesta e al reportage, con settantacinque eventi e oltre cento ospiti tra broadcaster e produttori internazionali, freelance, attivisti e giornalisti sotto attacco, registi, studiosi e artisti, protagonisti di decine di proiezioni, incontri, talk, conferenze, seminari ed eventi speciali. Un’agorà del migliore giornalismo d’inchiesta, insomma.
Cuore della kermesse è il concorso, con la finale delle sei categorie diverse dedicate a inchieste e reportage di lunghezza media, lunga e breve e ai prodotti giornalistici di storytelling audio. A queste si aggiunge poi Dig Pitch, competizione live riservata a progetti di inchiesta/reportage video in sviluppo o pre-produzione, focalizzati su temi di rilevanza internazionale (con in palio un premio di produzione di 15.000 euro). Gli eventi festivalieri cominciano il 30 settembre nella Chiesa di San Carlo con la presentazione della giuria internazionale presieduta dal fotografo Paolo Pellegrin e la lectio inaugurale di Ida Dominijanni e Francesca Coin mentre a seguire, al Cinema Astra è in programma la presentazione del film fuori concorso 200 Meters alla presenza del regista palestinese Ameen Nayfeh. Premiato dal pubblico al Festival di Venezia 2020, il film racconta il dramma dell’occupazione attraverso la storia di una famiglia palestinese separata dal muro costruito da Israele in Cisgiordania. Del conflitto israelo-palestinese si parla anche il 1° ottobre, sempre al Cinema Astra, con la proiezione fuori concorso di Life is but a dream, film di Margherita Pescetti (anche giurata del festival). Tra le altre proiezioni fuori concorso segnaliamo Europa di Haider Rashid, film premiato a Cannes 2021 che racconta la vicenda di un giovane iracheno che tenta di attraversare il confine tra Turchia e Bulgaria, Telling my son’s Land, documentario di Ilaria Jovine e Roberto Mariotti incentrato sulla storia di Nancy Porsia, la giornalista freelance italiana che per anni ha raccontato la Libia post Gheddafi; In prima linea di Matteo Balsamo e Francesco Del Grosso, indagine sulla professione del fotoreporter attraverso il ritratto di tredici fotografi italiani che da decenni raccontano crisi umanitarie e conflitti.
Uno spazio importante è riservato alla crisi afghana, con un panel in programma il 3 ottobre che tra gli ospiti vede la giornalista statunitense Eileen Guo. In programma anche un panel su Julian Assange e uno sul mercato della sorveglianza, e altri incontri con Francesco Costa, Annalisa Camilli, Carola Frediani, Diletta Huyskes, Vanessa Roghi, Riccardo Staglianò, Cecilia Sala, Costanza Galanti, Leonardo Tondelli. Lo scrittore Christian Raimo torna invece al DIG con le sue Assemblee, dedicate quest’anno ai temi del lavoro e della scuola (1 e 2 ottobre). Sarà poi il Complesso San Paolo a ospitare poi l’alta formazione professionale con ben 10 workshop, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti, che si occuperanno di crisi climatica, hacking, intelligenza artificiale, open data, inchieste collaborative, indagini sulle disuguaglianze, sicurezza informatica, Instagram news, foto e videogiornalismo, protezione delle fonti. Arte e musica arricchiscono il programma, con una personale del pittore, illustratore, grafico e fumettista Stefano Ricci negli spazi della Chiesa e dell’ex Oratorio del Complesso San Paolo, e due concerti in modalità silent nella Chiesa di San Carlo: Sam Amidon & Guano Padano (1°ottobre) e Massimo Volume + Stefano Pilia con live painting di Stefano Ricci (3 ottobre)
La cerimonia di premiazione è in programma il 2 ottobre nella Chiesa di San Carlo e oltre ai premi per le varie categorie la giuria assegnerà anche il DIG Watchdog Award 2021 a chi, nel corso dell’ultimo anno, si è battuto in difesa della qualità e dell’indipendenza del giornalismo.
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- Data di pubblicazione
- 30/09/2021
- Ultima modifica
- 30/09/2021