Mani Rosse

Ernesto, 12 anni, è un ragazzino intelligente, ma anche timido ed iper-protetto. Passa le giornate da solo, in casa della zia Grace, a fantasticare guardando fuori dalla finestra. Un giorno scopre che qualcuno ha fatto dei magnifici graffiti sul muro della casa di fronte alla sua. La bellezza di quelle creazioni lo incoraggia ad uscire dalla tana senza permesso. Scopre l’autrice di quei disegni: si chiama Luna, una sua vicina di casa di poco più grande di lui. L’intesa è immediata, giocano e si divertono a condividere fantasie in una libera rincorsa dei loro sogni più felici, messi in scena dai bellissimi disegni di lei. Luna possiede un potere particolare: emette liquido rosso dalle mani, lei non sa perché, è nata così, è con quel liquido rosso che fa le sue bellissime creazioni. Ernesto ne è affascinato e trova sempre più la voglia e il coraggio di uscire di casa. Si rivedono spesso, non vorrebbe mai smettere, incontra Luna persino in sogno, dove continuano a navigare nelle forme che inventano. Un giorno Ernesto scopre che Luna è picchiata dal padre Furio. Ernesto, che si è intanto timidamente e silenziosamente innamorato di lei, deve tirar fuori tutto il suo coraggio, molto più di quanto non abbia fatto fin qui, per tentare ora di salvarla. Durante l’ultimo violento litigio tra padre e figlia, la vita di Luna sembra doversi spezzare per sempre: la ragazza rischia di diventare l’assassina di suo padre. L’intervento di Ernesto impedisce a Luna di compiere il gesto estremo e interrompe la spirale della violenza. Luna scompare misteriosamente, mentre suo padre viene arrestato dalla polizia. Per qualche tempo Ernesto resta senza sue notizie, finché un giorno, diverso tempo dopo, Luna riappare con una lettera. Ernesto apre la busta e mille colori magicamente lo circondano, mettendo in scena la nuova vita di lei con la zia che l’ha adottata. A dominare ora sono tutti i colori, non più solo il rosso. Ernesto zainetto in spalla, decide di partire per andare a cercarla.