I cacciatori del cielo su Rai1

Giuseppe Fiorello è il mito dell'aviazione lughese Francesco Baracca. Il 29 marzo in prima serata

27 marzo 2023

Il 29 marzo, in prima serata su Rai1, andrà in onda I cacciatori del cielo, docu-film diretto da Mario Vitale dedicato all’asso dell’aviazione Francesco Baracca, che avrà il volto di Giuseppe Fiorello.
Il film è nato per celebrare il Centenario della costituzione dell’Aeronautica Militare, raccontando le imprese eroiche, la vita e l’amicizia di quei pionieri del volo che si distinsero per le loro azioni e il loro coraggio durante la Prima Guerra Mondiale e le cui gesta gettarono le basi per la nascita dell’Aeronautica Militare avvenuta il 28 marzo 1923.
Un racconto avvincente, quello proposto, che abbraccia temi universali come amicizia, amore, coraggio e spirito di sacrificio e che alla fiction vera e propria, arricchita da una serie di “interviste ricostruite” ai protagonisti della storia interpretati dai rispettivi attori, intervalla preziosi materiali di repertorio, sia foto che filmati d’epoca, e animazioni originali.

Per la prima volta Francesco Baracca viene narrato in un docu-film: romagnolo, sanguigno, istintivo e coraggioso, affascinante e colto, di ottima famiglia, generoso, spavaldo ma mai inutilmente votato al sacrificio. Per i suoi meriti sarà in breve promosso prima capitano e poi maggiore, fino ad assumere il comando della 91a Squadriglia, la “Squadriglia degli assi”. Baracca fu infatti soprannominato l’Asso degli assi, per aver conseguito il maggior numero di vittorie aeree tra i piloti italiani della Grande Guerra e in assoluto, ottenendo 34 vittorie nei combattimenti aerei, imponendosi rapidamente nell’immaginario collettivo del popolo italiano come un vero e proprio eroe nazionale.

L’arco narrativo del docu-film parte dal 1915, anno in cui Baracca, Piccio e Piovesan, tre uomini molto diversi fra loro per estrazione sociale, provenienza e indole ma destinati a diventare grandi amici, si ritrovano insieme nel campo di aviazione di Santa Caterina, vicino Udine, sede del primo reparto aerei da caccia e del Comando Supremo; l’iniziale difficoltà a resistere contro i raid aerei austroungarici verrà superata dalle innovazioni introdotte dal meccanico Piovesan e dalla maestria di quei pionieri del volo, in primis Baracca, che conseguirà la prima vittoria italiana nella storia dell’Aeronautica, il 7 aprile 1916, a cui ne seguiranno molte altre, rendendolo un’icona nella popolazione italiana, insieme allo stemma del suo aereo, il Cavallino rampante.  Un successo che indurrà il Comando Supremo a superare le perplessità iniziali e istituire una squadriglia di élite, la 91a, per le operazioni particolarmente delicate, affidata a Baracca. La disfatta di Caporetto porterà anche la squadriglia ad abbandonare Santa Caterina per trasferirsi in Veneto, sul campo di aviazione di Quinto, vicino Treviso.
Per le loro imprese, Baracca e Piccio ottengono la medaglia d’oro al valor militare, fino alla tragica morte dell’asso degli assi, avvenuta a 30 anni il 19 giugno 1918 nel corso di una missione sul Montello, durante la Battaglia del Piave. La sua morte suscitò grande commozione in tutto il Paese.

Nel cast, accanto a Giuseppe Fiorello, anche Luciano Scarpa nel ruolo del Comandante Pier Ruggero Piccio, altra figura carismatica dell’aviazione italiana e asso della Grande Guerra, in seguito primo Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare; Claudia Vismara, che dà il volto a Norina Cristofoli, giovane cantante lirica di Udine, bella, timida e allo stesso tempo determinata, che vivrà un’intensa seppur breve storia d’amore con Francesco; Andrea Bosca, che interpreta il personaggio di finzione Bartolomeo Piovesan, meccanico di umili origini addetto alla manutenzione dell’aereo di Baracca e geniale ideatore di fondamentali migliorie nelle prestazioni di volo dei rudimentali velivoli della compagnia. Tra gli altri attori, Ciro Esposito dà il volto a Fulco Ruffo di Calabria, Enzo Garramone veste i panni del Re Vittorio Emanuele II e Rodolfo Corsato di un Colonnello dell’Esercito Italiano, mentre Patrizia La Fonte e Paolo Rozzi interpretano i genitori di Baracca.

Alcune scene del docu-film sono state girate a Lugo di Romagna, in provincia di Ravenna, paese di origine del pilota, grazie alla collaborazione della produzione con il Comune, Emilia-Romagna Film CommissionVisit Romagna e il Consorzio In Bassa Romagna. A ricordo dell’asso dell’aviazione nel 1926 fu infatti inaugurato proprio a Lugo il Museo Baracca, dal 1993 trasferito nella casa natale di Francesco, luogo particolarmente suggestivo che ospita anche il suo caccia.

“I cacciatori del cielo” è una produzione Anele in collaborazione con Aeronautica Militare e Rai Documentari, in co-produzione con Istituto Luce Cinecittà e realizzata con il sostegno di Intesa Sanpaolo e di di Aerea S.p.A. ed Elettronica S.p.A . Il film è prodotto da Gloria Giorgianni, con i produttori associati Tore Sansonetti e Carlotta Schininà e per la produzione RAI Gianluca Casagrande.  Il film ha ricevuto il Patrocinio e la partecipazione del Ministero della Difesa, Aeronautica Militare e Difesa Servizi e il Patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

In occasione della messa in onda su Rai1 il Comune di Lugo ha organizzato una visione collettiva al Teatro Rossini, già sold out.