Il cinema del reale anima l’estate con Doc in Tour

La rassegna recupera e rilancia : fino a fine 2020 nelle sale al chiuso e nelle arene Fice, negli spazi di Comuni e Associazioni e nelle rassegne finanziate dalla Regione

23 giugno 2020

IL PROGRAMMA AGGIORNATO DELLE PROIEZIONI

Dopo la sospensione dell’edizione primaverile a causa dell’emergenza Covid-19, dal 29 giugno a fine 2020 torna Doc in Tour, la rassegna regionale itinerante sul documentario promossa e sostenuta dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Fice Emilia-RomagnaD.E-R – Documentaristi Emilia-Romagna e Fondazione Cineteca di Bologna.
Il lockdown non è dunque riuscito a tenere lontano Doc in Tour dal suo pubblico, e dalla mission di promuovere il cinema del reale di qualità, così, i dieci documentari selezionati per la quattordicesima edizione – sette sostenuti dal Fondo Audiovisivo dell’Emilia-Romagna – potranno essere visti nelle sale e nelle Arene Fice aderenti del territorio, oppure, se gli esercenti decideranno per una programmazione alternativa, attraverso la piattaforma online #iorestoinsala.
In questa edizione potranno creare il loro programma da subito anche le sale e gli spazi gestiti dai Comuni o dalle associazioni, che non dovranno più aspettare l’autunno per proporre i titoli prescelti.
Altra novità la possibilità per le rassegne finanziate con lo specifico bando 2020, di poter proiettare il pacchetto Doc in Tour 2020 all’interno della loro programmazione durante il loro periodo di svolgimento, consentendo in questo modo un’ulteriore circuitazione dei titoli selezionati.
Il primo a partire sarà il Cinema Tiberio di Rimini, il 29 giugno alle ore 21 con Berlino Est Ovest diretto da Enza Negroni, seguito il 1 luglio dall’Arena del Cinema Edison di Parma che, alle 21:30 proporrà Kemp – My best dance is yet to come di Edoardo Gabbriellini.

Il programma e le novità di Doc in Tour saranno costantemente aggiornati su questo portale e sulla pagina Facebook Doc in Tour.

I FILM DI DOC IN TOUR 2020

Berlino Est Ovest
Regia: Enza Negroni – 90’
Manuel Agnelli ripercorre il viaggio del manager musicale bolognese Maurizio Stanzani, attraverso l’importante archivio di quest’ultimo. Manuel nella Berlino divisa, ha vissuto e ricercato quelli che erano i suoi miti musicali (David Bowie, Einstürzende Neubauten, Iggy Pop) e nella città riunificata ha successivamente suonato e si è esibito come artista di primo piano della scena musicale italiana.

Carracci – La rivoluzione silenziosa
Regia: Giulia Giapponesi – 52’
Il film ricerca nel mondo i luoghi dove Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, e i relativi capolavori, hanno trovato terreno fertile. Marco Riccòmini ne segue l’arte e lo spirito attraverso incontri in caffè, librerie, palazzi, fino ai grandi musei, custodi di opere come la “Piccola Macelleria”, visibile al Kimbell Museum di Fort Worth (Texas), la “Grande Macelleria”, esposta alla Christ Church Gallery di Oxford, e il famosissimo “Mangiafagioli” alla Galleria Colonna di Roma.

Felix Pedro – Se solo si potesse immaginare
Regia: Paolo Muran – 60’
Se un uomo dell’Appennino modenese nato a metà dell’Ottocento che si chiama Felice Pedroni fugge dalla miseria, prende una nave per l’America, diventa Felix Pedro e nel 1902 in Alaska scopre l’oro in un torrente e fonda la città di Fairbanks, la storia prende subito i contorni del romanzo d’avventura. Paolo Muran ne segue l’itinerario, scoprendo un mito ancora molto attuale.

I had a dream
Regia: Claudia Tosi – 84’
Storia al femminile d’impegno, amicizia, voglia di cambiamento e umanità, raccontata attraverso il percorso politico e personale di Manuela Ghizzoni, parlamentare del Governo Prodi, e della sua mandataria, allora consigliera comunale di Carpi, Daniela Depietri.

Kemp – My best dance is yet to come
Regia: Edoardo Gabbriellini – 63’
Ballerino, mimo e coreografo, regista e attore. Lindsay Kemp ha spaziato con incredibile talento ogni forma di creatività. Edoardo Gabbriellini mostra il lato più intimo di questo artista incredibile, con una lunga intervista interrotta dalla morte della sua star. Un’uscita di scena degna di un visionario che ha sempre saputo stupire.

Lucus a Lucendo. A proposito di Carlo Levi
Regia: Alessandra Lancellotti, Enrico Masi – 83’
Con l’espressione Lucus a non lucendo, «bosco della non luce», il grande autore e intellettuale Carlo Levi descrive il paesaggio conosciuto durante il suo confino in Basilicata. Dalle memorie del viaggio, con il nipote Stefano Levi, due generazioni dopo emerge l’idea di un bosco tanto fitto da non filtrare la luce, uno spazio in cui fare esperienza della conoscenza dell’altro per meglio conoscere se stessi.

The Observer
Regia: Rita Andreetti – 76’
“The Observer” è il ritratto dello straordinario lavoro di un artista dissidente Cinese, Hu Jie. FIlmmaker autodidatta, coraggioso e , lungo il corso della sua carriera ha realizzato oltre 30 documentari il cui contenuto è di vitale importanza per comprendere la società Cinese e preservarne la memoria.
Segnalato come dissidente dal governo e messo sotto sorveglianza speciale, Hu Jie ha continuato a filmare, mettendo in pericolo la sua stessa vita.

Storie del dormiveglia
Regia: Luca Magi – 67’
Luca Magi dà voce ai pensieri più intimi degli ospiti del Rostom, un dormitorio bolognese in cui molte persone senza fissa dimora transitano per scelta o per forza. Un documentario corale, una preghiera laica, in cui le emozioni cercano la luce, spesso confessate nella penombra di una stanza o di un cortile dove a brillare è solo una sigaretta accesa nella notte.

Il Vangelo secondo Matteo Z. Professione Vescovo
Regia: Emilio Marrese – 69’
Sfreccia con la sua bicicletta per le strade di Bologna, serve il pasto ai senza fissa dimora, parla sul palco del Primo Maggio, va nei centri sociali, non esita a schierarsi a favore degli ultimi e accanto a chi parola non ne ha. Le giornate di Sua Eminenza Cardinale Matteo Maria Zuppi, Vescovo di Bologna, certamente non conoscono noia.
Lo sguardo laico di Emilio Marrese le ha seguite e raccontate.

Vivere, che rischio
Regia: Michele Mellara, Alessandro Rossi – 84’
Un ritratto, attraverso immagini inedite e testimonianze straordinarie di chi lo ha conosciuto, di Cesare Maltoni, uno dei più brillanti scienziati del Novecento, vero e proprio fondatore di un ambito della ricerca scientifica oggi attualissimo: quello dello studio delle sostanze chimiche e inquinanti dannose per la salute. Fondatore nel 1987 dell’Istituto Ramazzini di Bologna, che si occupa della difficile lotta contro le malattie ambientali, Cesare Maltoni è stato infatti uno scienziato che ha precorso i tempi, inaugurando con il suo team di collaboratori tutto un settore della ricerca medica come quello dedicato alla prevenzione delle patologie causate da prodotti industriali dannosi per l’ambiente e per l’uomo.