Don’t give up! Al DIG Festival il meglio del giornalismo investigativo mondiale

La nona edizione a Modena dal 21 al 24 settembre

19 settembre 2023

Possiamo ancora cambiare il mondo? Dal 21 al 24 settembre torna a Modena DIG Festival, il più importante festival europeo dedicato al giornalismo investigativo e al reportage e si tenterà di dare una risposta. La nona edizione della kermesse si articola in quattro giorni e un centinaio di appuntamenti, tra le proiezioni delle opere in concorso per i Dig Awards e numerosi workshop e talks e che affronteranno molti dei temi caldi dell’attualità, a partire dalla crisi climatica fino alle nuove frontiere delle web. A fare da cornice di senso e fil rouge è il titolo e motto Don’t give up, un invito a cercare nuove forme resistenza per opporsi ai tanti disastri climatici, sociali, culturali ed economici del presente.

Si comincia il 21 settembre al Complesso San Paolo con l’inaugurazione della mostra personale dell’artista Ana Juan, autrice del Watchdog del 2023, il “cane da guardia” simbolo del giornalismo di inchiesta e di ogni edizione del Festival. Grazie alla collaborazione di DIG con la Galleria D406 di Andrea Losavio, l’illustratrice spagnola, tra le più talentuose e apprezzate al mondo, porta a Modena le sue celebri copertine realizzate per The New Yorker e le opere che raccontano la sua carriera. Spazio poi alla proiezione al Cinema Astra dei venticinque documentari in concorso per il DIG Award, assegnato da una giuria internazionale di esperti presieduta da Florence Aubenas, riferimento imprescindibile del giornalismo internazionale. La giuria dovrà inoltre decidere il vincitore del DIG Pitch a cui si sono iscritti team di produzione da ogni parte del mondo e che prevede 15mila euro di finanziamento per un documentario di inchiesta. Un’altra giuria di esperti avrà invece il compito di premiare la migliore tra le sei opere audio/podcast in gara.

Tra i vari appuntamenti della quattro giorni si parlerà poi di emergenza climatica con le giornaliste Stella Levantesi e Silvia Lazzaris e con i panel di Journalismfund, l’organizzazione che si occupa del coordinamento e finanziamento di inchieste in Europa. Di algoritmi e intelligenza artificiale parleranno invece, tra gli altri e le altre, Cory Doctorow, celebre autore di fantascienza e attivista della Electronic Frontier Foundation (EFF), la più nota organizzazione per la difesa dei diritti digitali al mondo e poi Gabriel Geiger e Pierluigi Bizzini, rispettivamente giornalista di Lighthouse Reports e fellow di AlgorithmWatch, due organizzazioni che si sono distinte negli ultimi anni per il loro lavoro di inchiesta sulle forme digitali del potere. Molto presente anche il tema del lavoro con un incontro con il regista italo-svedese Erik Gandini che presenta il suo ultimo film After Work e alcuni panel con Francesca Coin di DIG, sociologa, autrice del saggio Le grandi dimissioni, edito da Einaudi. Tra gli appuntamenti dedicati a corruzione e criminalità segnaliamo invece almeno quello con il Procuratore Nicola Gratteri. A completare il programma, oltre a tanti appuntamenti extra con film e anteprime, ci sono altre due mostre (oltre alla personale di Ana Juan), un appuntamento teatrale con Paolo Nori e il suo spettacolo La libertà. Primo episodio in scena il 22 settembre alla Chiesa di San Carlo e un concerto di Daniela Pes, Targa Tenco 2023, il 24 settembre sempre nella Chiesa di San Carlo.

DIG Festival è sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, dal Comune di Modena e dalla Fondazione di Modena.

IL PROGRAMMA COMPLETO

Video

IL TEASER DEL FESTIVAL