Con il Festival del Cinema di Porretta Terme i grandi film scalano l’Appennino

Dal 2 al 10 dicembre la 22esima edizione. Sei i titoli del Fondo Audiovisivo in programma

01 dicembre 2023

Se tra i monti dello Utah ogni anno il cinema indipendente è sotto l’egida del Sundance, sull’Appennino Bolognese ogni dicembre si rinnova l’atteso appuntamento con il Festival del Cinema di Porretta Terme, che del cinema libero e indie è certamente stato il precursore e che, dal 2 al 10 accoglierà il meglio della produzione italiana. Opere di spessore che hanno incontrato poco la sala, e che meritano indubbiamente di ritrovare schermo e pubblico per proseguire il loro percorso.

L’importanza iconica della 22esima edizione la preannuncia il visual del festival, che ritrae Roberto Benigni nel bianco e nero, fotografato da Luciana Mulas, maestra del ritratto di scena e non solo. Alla fotografa, narratrice dell’ultimo trentennio culturale del ‘900, sarà dedicata una mostra in cui protagonista sarà il lavoro sull’arte cinematografica. Un viaggio tra le immagini della nostra storia contemporanea, che il 2 dicembre inaugurerà ufficialmente la manifestazione a Porretta. Benigni sarà invece omaggiato con la proiezione in 35 mm del suo film d’esordio, Tu mi turbi, evento realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.

Il FCPT celebrerà anche il 40esimo anniversario di Una gita scolastica, pluripremiata pellicola diretta da Pupi Avati che, con il fratello Antonio, il 3 dicembre arriverà in Appennino, in occasione della proiezione speciale del film e di A spasso per l’Appennino: 40 anni di Una gita scolastica, per scoprire il territorio e i luoghi suggestivi in cui l’opera ha trovato realizzazione. Un appuntamento particolarmente sentito, questo, dal pubblico e dagli abitanti della cittadina, che in tanti, nell’83 hanno partecipato alla produzione di questo gioiello del cinema italiano.

Anche l’edizione 2023 evidenzierà dunque sensibilmente il rapporto tra il festival e il cinema del territorio, e uno speciale Focus Emilia-Romagna valorizzerà alcune delle opere prodotte nell’ultimo periodo dal Fondo Audiovisivo Regionale. Troveremo quindi in programma I nostri ieri di Andrea Papini, Dario Argento Panico di Simone Scafidi, La solitudine è questa di Andrea Adriatico e, come evento speciale della sezione, l’anteprima internazionale di Bologna I love you  plateale omaggio alla storia, alla cultura e alla poesia del capoluogo emiliano diretto da di Pierpaolo Paganelli, che il 3 dicembre sarà ospite in sala insieme ad Andrea Mingardi.
Il cinema dell’Emilia-Romagna è presente anche tra i titoli selezionati per il concorso Fuori dal giro con Le proprietà dei metalli di Andrea Bigini, e Il Vento soffia dove vuole di Marco Righi, che proprio con l’Appennino ha un legame speciale. Opere queste che hanno debuttato in competizioni internazionali come la Berlinale e il Karlovy Vary e che stanno proseguendo felicemente un percorso festivaliero prima di una distribuzione ufficiale. Il Concorso ha radici lontane che risalgono alla Mostra Internazionale del Cinema Libero del 1960, di cui il Festival di Porretta è figlio, ed è stato riproposto 11 anni fa. Sono sei i film in competizione quest’anno, accompagnati in sala dal cast, con una novità: ogni finalista sarà affiancato da un corto di Ermanno Olmi, come omaggio ai contenuti preziosi della sua cinematografia degli esordi. Le proiezioni saranno possibili grazie alla collaborazione con con CSC-Archivio Nazionale Cinema Impresa di Ivrea, che conserva un patrimonio di oltre 82.000 rulli di film realizzati dalle più importanti imprese italiane dai primi anni del ‘900. A decretare il vincitore del concorso una giuria, composta da Arianna Vietina, Davide Magnisi e Emanuele Di Nicola che assegnerà il Premio della Critica Italiana, a cura di SNCCI – Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

Cuore della manifestazione, con il concorso Fuori dal Giro, è anche il prestigioso Premio Elio Petri. Un omaggio al grande regista che, nel 1971, proprio a Porretta, con l’ineguagliabile Gian Maria Volonté presentò in anteprima mondiale La classe operaia va in paradiso. Giunto alla sua quinta edizione, dovrà decretare il vincitore di quest’anno tra Piano Piano di Nicola Prosatore, Come pecore in mezzo ai lupi di Lyda Patitucci, La bella estate di Laura Luchetti, Bassifondi di Francesco Pividori, Disco boy di Giacomo Abbruzzese, finalisti selezionati da una giuria blasonata formata da Walter Veltroni, Steve Della Casa, David Grieco, Paola Pegoraro Petri, Giacomo Manzoli, Alfredo Rossi, Jean A. Gilli, Boris Sollazzo, Cristiana Paternò e Silvia Napolitano.

Oltre a Olmi il festival dedicherà una retrospettiva a Roberto Andò e alla sua filmografia. Il cineasta siciliano sarà anche il protagonista della masterclass dedicata agli studenti sul rapporto tra cinema e teatro. E proprio con i più giovani il FCPT ha da sempre  un legame privilegiato e oltre alla masterclass alle scuole verrà proposta la proiezione di Io Capitano di Matteo Garrone, film che rappresenterà l’Italia alle nomination agli Oscar. Rinnovata inoltre la collaborazione con gli Schermi e Lavagne, della Cineteca di Bologna, con le proiezioni dei cortometraggi della sezione L’inverno è arrivato.

Infine, per celebrare il centenario della grande attrice Valentina Cortese, Alessandro Guatti presenterà in anteprima internazionale Magnificat, film tratto dalla regia teatrale di Fabio Battistini – recentemente scomparso – sui testi di Alda Merini.

 

IL PROGRAMMA COMPLETO