Lo smartphone? È Documentando

Una app gratuita per vedere i film dell’Archivio del Documentario Italiano

22 febbraio 2024

Nel mare magnum dell’offerta di cinema e serie tv delle grandi piattaforme non è sempre semplice trovare opere realizzate fuori dal circuito commerciale. A questo patrimonio di film, e in particolare di cinema del reale realizzato da autori italiani dai primi anni 2000, ha trovato una casa Documentando. Archivio del Documentario Italiano, una piattaforma digitale di conservazione e visione dei documentari italiani, ad accesso libero senza restrizioni territoriali, ideata dall’Associazione D.E-R Documentaristi dell’Emilia-Romagna in collaborazione con Emilia-Romagna Film Commission e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Sono già oltre duecento i film che hanno già trovato spazio in questo scrigno di opere, un prezioso e vasto patrimonio filmico organizzato in dodici aree tematiche con tanto di trailer e schede informative. E adesso c’è anche la bella novità di un’app gratuita, disponibile sia per Apple sia per Android, per vedere i film on demand sul proprio smartphone.
L’archivio di Documentando è in continua espansione. Solo questo mese sono già cinque i film aggiunti, tra i quali due opere pluripremiate di Antonio Martino, filmmaker calabrese, laureato al DAMS di Bologna: Gara de Nord copii pe strada, uno dei primi lavori di Martino sulla condizione dei bambini di strada rumeni, e Niguri, che racconta la difficile convivenza fra gli abitanti (circa 500) del piccolo paese calabrese di S. Anna e gli “ospiti” (oltre 2.000) del vicino centro d’accoglienza. Tra le nuove acquisizioni ci sono anche due lavori di Caterina Monzani, regista, produttrice e montatrice di documentari, di base a Londra: The Love Bureau, un racconto dolce-amaro sugli incontri via internet, sulla caduta del comunismo e la ricerca dell’amore nel 21˚ secolo, e La valle dello Jato, scritto insieme a Sergio Vega, un potente ritratto di Pino Maniaci, giornalista autodidatta, colto qui nella missione di liberare la sua Sicilia dalla corruzione mafiosa attraverso la televisione Telejato. Tra i nuovi titoli anche Mezzanotte a Mosca di Giovanni Cocconi e Pietro Medioli, che racconta piccole storie di passione per la musica, rievocate dagli anziani abitanti di San Secondo nel parmense, nel giorno del centenario della morte di Giuseppe Verdi.