Radio Solaire arriva in Senegal

Il 7 maggio a Dakar il team del documentario all’Istituto Italiano di Cultura in memoria di Giorgio Lolli

30 aprile 2024

Mercoledì 7 maggio, l’Istituto Italiano di Cultura di Dakar ospiterà il gruppo di Materiali Sonori Cinema per raccontare la storia della radiofonia comunitaria in Senegal attraverso l’esperienza di Giorgio Lolli, il tecnico bolognese che ha contribuito alla rivoluzione FM in Africa.
Formatosi nel periodo delle radio libere, Lolli, in oltre quarant’anni in Africa ha installato oltre 500 emittenti dal Senegal al Burkina Faso passando per Togo, Mali, Mozambico, Benin ed Eritrea e, attraverso  la sua impresa la Solaire, ha portato la radio presso le comunità locali, dall’accampamento berbero senza elettricità alle comunità agricole del Sahel. Grazie a lui ha preso forma il concetto di radio rurale, ma non solo: l’imprenditore felsineo ha anche avviato scuole per radiotecnici in Togo e Mali, contribuendo alla crescita e all’indipendenza delle comunità locali.

In memoria di Giorgio Lolli, scomparso ad aprile 2023, alcuni dei suoi studenti e collaboratori hanno deciso di proseguire la sua missione. Abdrahamane Cissokho, del Consiglio di amministrazione della Radio XFM a Dakar, ha avviato la costruzione di una nuova radio FM a Kidira, tra Mali e Mauritania. Un’emittente dedicata ai giovani migranti africani contemporanei.  che, per desiderio di Lolli, porterà avanti il suo spirito di uguaglianza e democrazia.
Durante l’incontro del 7 maggio sarà presentato il trailer del documentario Radio Solaire – attualmente in produzione con Kiné e realizzato con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. Inoltre, saranno mostrate foto e video fatti dallo stesso Lolli durante la sua permanenza in Africa. I due autori e registi, Federico Bacci e Francesco Eppesteingher, infine, porteranno il pezzo mancante, un trasmettitore, fondamentale per avviare le trasmissioni di Radio Lolli a Kidira. La nascita di questa nuova stazione radio sarà documentata, diventando così la naturale conclusione del documentario “Radio Solaire”.