Con “Rimini” e “Nel mio nome” i film dell’Emilia-Romagna protagonisti alla 72esima Berlinale

Ulrich Seidl e Nicolò Bassetti selezionati nella Competizione ufficiale e nella sezione Panorama

19 gennaio 2022

Il cinema dell’Emilia-Romagna torna alla Berlinale da protagonista, con due titoli sostenuti dal Fondo Audiovisivo in selezione nelle due sezioni principali della 72esima edizione della manifestazione, che si terrà dal 10 al 20 febbraio.
Il grande cineasta austriaco Ulrich Seidl concorrerà per l’Orso d’Oro con Rimini, lungometraggio da lui anche cosceneggiato e prodotto. Sul nostro territorio Seidl e la sua troupe sono venuti più volte e a lungo, girando in Riviera nelle atmosfere romanticamente malinconiche del mare d’inverno e con una grande discrezione operativa. L’opera è stata girata a più riprese tra Rimini e Riccione, per terminare in una villa a Coriano. Protagonista del film è Richie Bravo, ex pop star di successo, che rincorre la speranza di antichi successi in una Rimini invernale. Intrappolato tra un’ebbrezza permanente e una serie di concerti organizzati su autobus per turisti, il suo mondo inizia a crollare quando sua figlia irrompe nella sua vita chiedendogli del denaro che non ha e che non può darle.
Prodotto da Seidl Film Produktion, Essential Filmproduktion e Parisienne de production, il lungometraggio vanta nel cast interpreti come Georg Friedrich, Claudia Martini, Michael Thomas e Hans-Michael Rehberg, quest’ultimo purtroppo scomparso durante la lavorazione del film.
Già vincitore del Gran Premio della Giuria a Venezia nel 2001 con “Canicola” Ulrich Seidl è da sempre corteggiato dai più grandi festival internazionali, anche come produttore e documentarista.

Nella selezione ufficiale di Panorama Dokumente della Berlinale anche il documentario Nel mio nome, di Nicolò Bassetti (Sacro GRA, Magnificent Fortunes – Portraits from a World’s Fair). L’opera, prodotta da Nuovi Paesaggi Urbani con Art of Panic e in collaborazione con HHH Productions llc, ha conquistato l’attenzione del noto attore canadese Elliot Page, che ha scelto di esserne il produttore esecutivo. “Nel mio nome” tratta un tema molto attuale e delicato, ossia l’autoderminazione di genere. Tramite la documentazione del reale che ne fa il regista, il film entra nelle vite di Nic, Leo, Andrea e Raff, quattro giovani molto uniti che vivono a Bologna e che hanno intrapreso, in momenti diversi della loro vita, la transizione di genere. Il documentario è stato realizzato a Bologna, a Monte San Pietro (BO) e nella modenese Maranello.