Il soldato senza nome. Nel cuore di una storia ritrovata
Il film diretto da Claudio Ripalti realizzato tra Reggio Emilia e il ferrarese
Gaetano Boschi è stato uno dei primi psichiatri al mondo a studiare quello che poi sarà definito Disturbo da Stress Post Traumatico. Per tali ricerche fu candidato al Premio Nobel e al suo lavoro si ispira 𝗜𝗟 𝗦𝗢𝗟𝗗𝗔𝗧𝗢 𝗦𝗘𝗡𝗭𝗔 𝗡𝗢𝗠𝗘, il film di Claudio Ripalti in distribuzione dal 23 ottobre alle 21 con una prima al Cinepark Apollo di Ferrara.
Girato tra Reggio Emilia, Ferrara e nella sua provincia a Bosco Mesola e Copparo, il film è ambientato nel 1916, durante la Grande Guerra. Il soldato Ferruccio Mambrin si finge malato mentale pur di salvarsi e viene internato. All’interno dell’ospedale manicomiale di Ferrara, il ragazzo subisce violente terapie psico-fisiche perché ritenuto un simulatore dal conservatore dottor Brighenti. Grazie alla visione innovativa del dottor Gaetano Boschi, Ferruccio viene trasferito, assieme ad altri soldati, a Villa del Seminario, luogo in cui viene curato attraverso le pionieristiche terapie del lavoro e il racconto della propria storia. Protagonista Stefano Muroni, volto giovane e ormai radicato della cinematografia ferrarese, che dell’opera è anche autore, con Ripalti e con Valeria Luzi, con cui lo ha prodotto per Controluce. Con Muroni nel cast troviamo Davide Paganini, Rosario Petix, Alessio Di Clemente, Veronica Baleani.
Il soldato senza nome è stato realizzato con il costegno del MIC, della Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission, con il collaborazione con il Comune di Ferrara e con la filiera creativa Ferrara La Città del Cinema. Ecco il nostro speciale realizzato sul set.
Video
- Data di pubblicazione
- 22/10/2024
- Ultima modifica
- 24/10/2024