Vivere non è un gioco da ragazzi. Dietro le quinte della serie di Rolando Ravello

Realizzata a Bologna, la serie è disponibile su RaiPlay

30 maggio 2023

Lele ha 18 anni, è un bravo ragazzo di umili origini, frequenta un liceo bolognese con i figli dell’élite cittadina ed è innamorato di Serena, la più bella della scuola. Una sera in discoteca, per fare colpo su di lei, prende una pasticca. Si ritrova risucchiato nel mondo delle discoteche e della droga, ma rimane presto senza soldi e, per continuare a frequentare Serena, diventa un piccolo spacciatore. Una sera vende una pasticca al suo amico Mirco che viene trovato morto il giorno dopo. Per Lele, corroso dai sensi di colpa, inizia un calvario che stravolge il rapporto con Pigi, suo migliore amico, con Serena e con i genitori. La sua confessione scatenerà una sorta di “epidemia di verità”.
Vivere non è un gioco da ragazzi, la serie diretta da Rolando Ravello, parla sia ai più giovani sia agli adulti, affrontando dinamiche delicate che coinvolgono, in vario modo, le famiglie con adolescenti. Scritta da Fabio Bonifacci e realizzata tra Bologna e Monte Acuto, “Vivere non è un gioco da ragazzi” è prodotta da Picomedia e Rai, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission. E’ disponibile su RaiPlay. Nel cast Stefano Fresi, Nicole Grimaudo e Claudio Bisio.
Ecco il dietro le quinte.

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