- Data di pubblicazione
- 21/04/2023
- Ultima modifica
- 24/04/2023
Una primavera internazionale per il Cinema dell’Emilia-Romagna
Sono diversi progetti sostenuti dal Fondo Audiovisivo coinvolti in concorsi e proiezioni all’estero
Conquistano nuovi pubblici nei vari continenti, partecipano a concorsi internazionali, ottengono importanti riconoscimenti. Stiamo parlando dei progetti sostenuti dal Fondo Audiovisivo Regionale, in questo periodo in grande fermento e sempre più coinvolti nel rappresentare il cinema dell’Emilia-Romagna all’estero.
Si incrementa il palmarès di Caramelle, cortometraggio d’animazione made in Ravenna premiato nei giorni scorsi come Best European Independent Animation al The European Independent Film Festival di Parigi. Ideato e scritto da Marianna, Matteo e Camilla Panebarco, rispettivamente Producer, Regista e Line Producer, “Caramelle” nasce da un episodio familiare realmente accaduto, ed è ambientato totalmente a Ravenna (di cui sono riconoscibili alcuni tra gli scorci significativi), sviluppandosi in modo inedito e surreale. Al centro della storia il legame affettivo fortissimo che unisce tre generazioni: padre/nonno, figlia/madre, nipote/figlio. Una relazione talmente forte da superare i confini tra la vita e la morte, il mondo terreno e l’aldilà, in un’atmosfera di affascinante realismo magico. Prima opera cinematografica realizzata come casa di produzione indipendente da questa eclettica e affiatata famiglia, “Caramelle” è stata una vera e propria scommessa che, visti i risultati ottenuti sino ad ora, si direbbe proprio vinta.
Un altro premio è in volo dagli USA verso Ravenna: è l’EXCEPTIONAL MERIT conquistato da Maria Martinelli con il suo Redenzione al Women’s International Film Festival nel Delaware. Ritratto di un femminile che cerca le proprie verità, “Redenzione narra dell’amore, degli errori commessi e dell’inevitabile attraverso la relazione di una coppia di amanti. ed è un progetto intimo e personale della sua autrice e regista. Tratto dal romanzo di Franco Calandrini il film è stato realizzato dalla società di produzione cinematografica ravennate Kamera Film e patrocinato dal Comune di Ravenna.
Con un titolo così non poteva non suscitare interesse al Beverly Hills Film Festival La California, opera prima di Cinzia Bomoll che, attraverso il destino delle gemelle Ester e Alice mostra al pubblico americano la vita di provincia, i sogni, le illusioni, la famiglia, i legami di un paesino “della bassa” emiliana. Un noir di frontiera, che la regista ha anche prodotto e firmato insieme a Piera Degli Esposti e Christian Poli. E proprio dell’indimenticabile Piera è la voce narrante del film, ultimo suo tributo al cinema prima di andarsene.
Il film è interpretato da numerosi volti noti al grande pubblico (molti di loro proprio emiliano-romagnoli) e provenienti dal mondo della musica: Silvia e Giulia Provvedi alias Le Donatella (per la prima volta sullo schermo); Lodo Guenzi; Eleonora Giovanardi; Andrea Roncato; Riccardo Frascari; Enrico Salimbeni; Andrea Montovoli; Lorenzo Ansaloni; Angela Baraldi; Stefano Pesce; Stefano Fregni e Paola Lavini; con la partecipazione amichevole di Andrea Mingardi, e la partecipazione straordinaria di Nina Zilli e Alfredo Castro, il grande attore cileno particolarmente amato da Pablo Larraín.
E Italo-cilena è anche la produzione del film, costituita appunto dalla Bomoll per Amarcord (Italia) e Karina Jury per 17 Producciones (Cile), con la produzione esecutiva di Simone Bachini e Mario Chemello per Apapaja.
Ci spostiamo ora nella East Coast, più precisamente a New York, dove Let’s Kiss è stato presentato con grande successo alla NYU Casa Italiana Zerilli Marimò, il centro di promozione della cultura italiana della prestigiosa New York University. Grazie allo sguardo attento e sensibile del documentarista e giornalista Filippo Vendemmiati continua a coinvolgere le platee la figura di Franco Grillini, politico e attivista bolognese da sempre impegnato nella lotta per il riconoscimento dei diritti civili LGBT. Franco, con garbo, determinazione e ironia accompagna infatti lo spettatore tra i ricordi e l’impegno che hanno costruito la sua esistenza, attraversando oltre quarant’anni di storia e politica italiana e le battaglie gentili per i diritti civili di milioni di persone. Coproduzione Genoma Films con Albedo Productions il film è stato realizzato con il sostegno del Gruppo Unipol, della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, del Comune di Bologna e del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo.
E’ invece impegnato in questi giorni al Bolzano Film Festival Bozen Le proprietà dei metalli, reduce dalla recentissimo concorso al 41° Festival Cinematográfico Internacional del Uruguay nella sezione lungometraggi per ragazzi. E protagonista del film è proprio il giovanissimo Pietro, cresciuto da un padre indurito dalla vedovanza e dai debiti, che manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Una storia girata sulle alture riminesi, ispirata a fatti realmente accaduti che saluta sia l’esordio al lungometraggio di Antonio Bigini, regista bolognese d’adozione sia un nuovo genere cinematografico per Kiné che lo ha prodotto con Rai Cinema e il sostegno della Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission. Il lungometraggio è stato girato con il contributo di Creative Europe MEDIA Programme of the European Union, realizzato anche nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei Toscana per il cinema” e sviluppato grazie a “Biennale College – Cinema” della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Tour Europeo anche per Roberta Torre e il suo Le Favolose, con la recente proiezione all’Istituto di Cultura Italiana di Stoccolma. La Torre ha portato dunque in terra svedese la riflessione importante sull’identità di genere raccontanto la vicenda di Antonia, trans tumulata con il suo nome di battesimo, Giampaolo, nell’indifferenza dei più, e di Porpora e Nicole, le sue amiche che diversi anni dopo decidono di darle una degna sepoltura. Produzione firmata da Stemal Entertainment, Faber Produzioni con Rai Cinema, prodotto da Donatella Palermo, “Le Favolose”, è stato girato a Bologna, e ha tra le interpreti principali Porpora Marcasciano, scrittrice e attivista da sempre in prima linea per i diritti delle persone trans.
A maggio sono previsti altri importantissimi appuntamenti internazionali: al prestigioso Hot Docs di Toronto anteprima mondiale, per l’atteso After the Bridge di Davide Rizzo e Marzia Toscano, prodotto da Sayonara Film di Olga Torrico e Adam Selo, in collaborazione con Rai Documentari, Al Jazeera e Home Movies, con il sostegno della Regione attraverso Emilia-Romagna Film Commission e del Doha Film Institute.
After the bridge racconta una storia di grande attualità e di dolore: dopo il ponte ci sono i giorni di Valeria Collina senza suo figlio Youssef, ucciso dalla polizia in quanto autore dell’attentato jihadista sul London Bridge nel 2017. Valeria è costretta a fare i conti con il suo dolore e a rimettere insieme la sua vita.
Come unico europeo continentale a Hot Docs Forum ci sarà anche Terra Incognita di Enrico Masi, co-produzione italo francese formata da Caucaso con Rai Cinema insieme a Les Alchimistes di Parigi e realizzata con il supporto di Piemonte Doc Film Fund ed Emilia-Romagna Film Commission, insieme a Region Sud, MIC – Direzione Generale Cinema e CNC francese, unitamente a vari partner scientifici tra i quali Alma Mater Studiorum, Università di Torino, Politecnico di Torino, ENEA e Staatsbibliothek di Berlino. Terrà Incognita volerà subito dopo in Europa, sulla Croisette di Cannes, essendo tra i film selezionati per il prestigioso “Cannes Docs”, dove verrà presentato come progetto ad importanti agenzie cinematografiche internazionali. Insieme a lui anche Honeydew, di Marco Bergonzi e Michael Petrolini, produzione Indyca e Auto Images che parla di una piccola comunità statunitense, in fermento per la “Proposition 64”, la legge che legalizza la coltivazione di marijuana.
Naturalmente i riflettori di Cannes illumineranno Marco Bellocchio, in concorso con Rapito, storia del piccolo Edgardo Mortara, ebreo, sottratto alla sua famiglia dalle autorità dello Stato della Chiesa per ricevere un’educazione cattolica. Un’importante produzione IBC Movie e Kavac Film con Rai Cinema, realizzata in collaborazione con Ad Vitam e Match Factory, che potremo trovare in sala dal 25 maggio.
Cinema e sport sono rappresentati da 999 – L’altra anima del calcio, docufilm di Federico Rizzo selezionato sia dall’Europa Film Festival 2023 (Barcelona – Madrid) sia dal 45esimo MIFF 2023 (Moscow International Film Festival). Attraverso la parabola umana e sportiva di Lorenzo, giovanissimo attaccante piacentino, il film apre una riflessione sull’altra faccia del football: quella legata ai sacrifici, alle delusioni e al desiderio di riscatto. 999 è prodotto da Oblivion Production e avrà tra l’altro la sua anteprima nazionale a Bologna il prossimo 8 maggio al Cinema Arlecchino.
Attenzione puntata anche sul 63esimo Krakow Film Festival, a cui parteciperanno Ladoc e Matteo Parisini con Infinito. L’universo di Luigi Ghirri, ricordo dell’indimenticabile artista dell’immagine, che ha saputo innovare in modo radicale la cultura fotografica del tempo, fondendo in modo emozionante il suo sguardo visivo con quello letterario. Al KFF saranno presenti anche Small Boss, Luna Film Production ed Elena Rebeca Carini con la toccante produzione italo-rumena The land you belong storia di Elena e Gerard, due fratelli adottati da altrettante famiglie che si ritrovano dopo anni, intraprendendo un viaggio verso Bucarest, loro terra di origine, per conoscersi meglio.
Infine, altra tappa in Polonia per Matteo Parisini e Infinito, selezionati anche dal Millennium Doc – Against Gravity Film Festival di Varsavia.