Le proprietà dei metalli in concorso alla Berlinale

Il film di Antonio Bigini selezionato nella sezione Berlinale Generation

15 dicembre 2022

Sarà la sezione competitiva Berlinale Generation della 73esima Berlinale a ospitare il prossimo febbraio l’anteprima mondiale de Le proprietà dei metalli, lungometraggio scritto e diretto da Antonio Bigini, realizzato nel riminese tra Sant’Agata Feltria e San Leo, a Bologna e a Sestino (AR).
“Le proprietà dei metalli” è una storia ambientata negli anni ’70 nell’Appennino romagnolo, nelle montagne in cui Pietro, un bambino cresciuto da un padre duro e asfissiato dai debiti, manifesta doti misteriose: piega metalli al solo tocco. Uno scienziato americano comincia a studiarlo. Gli esperimenti porteranno Pietro a contatto col mondo invisibile, dove le leggi della fisica lasciano il passo ai desideri più profondi. Il film è una fiaba dalle tinte fosche, liberamente ispirata a una storia vera: la vicenda dei cosiddetti “minigeller”, bambini con dei supposti poteri psicocinetici, studiati sul finire degli anni Settanta. Un dramma familiare, ma anche un film fantastico, radicato nella storia e nel paesaggio del centro Italia.

Prodotto da Kiné con Rai Cinema, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna attraverso Emilia-Romagna Film Commission, il lungometraggio è stato girato con il contributo di Creative Europe MEDIA Programme of the European Union, realizzato anche nell’ambito del programma “Sensi Contemporanei Toscana per il cinema” e sviluppato grazie a “Biennale College – Cinema” della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.

Il cast è formato da un giovanissimo Martino Zaccara, accompagnato da David Pasquesi, Antonio Buil Pueyo, Enzo Vetrano, Cristiana Raggi e Marco Cavalcoli. Tra i giovanissimi anche Edoardo Marcucci, Christian Dei, Sara Santamaria e Pietro Arcangeli.
La fotografia è stata curata da Andrea Vaccari, il montaggio da Ilaria Fraioli, la scenografia da Paola Bizzarri, i costumi da Bettina Pontiggia con Chiara Capaccioli. Le musiche e il sound design da Simonluca Laitempergher e il suono da Mirko Fabbri.