Ci ha lasciato Gianni Cavina

Il noto attore bolognese aveva 81 anni. L'ultima interpretazione in "Dante" di Pupi Avati, in uscita a settembre

26 marzo 2022

È morto Gianni Cavina, volto e voce del nostro cinema, aveva 81 anni. Lo scopriamo tutti attraverso Pupi Avati, che lo ha scelto e diretto tante volte in tanti film indimenticabili. Era nato e cresciuto artisticamente nel teatro bolognese, ed era arrivato nel 1997 a un meritato Nastro d’Argento per il suo personaggio in “Festival” di Avati, di cui attendiamo a settembre il suo Dante in cui Cavina ci sarà. e potremo rivederlo con affetto e nostalgia; un film, questo, in cui non è mancato certamente il sostegno della Regione Emilia-Romagna.Dal debutto a oggi Cavina è stato senza dubbio uno degli attori principali della cinematografia di Pupi Avati, con cui ha anche svolto il ruolo di sceneggiatore, a partire dai primissimi “Thomas – Gli indemoniati”, “Balsamus”, “l’uomo di Satana” e La “mazurka del barone della santa e del fico fiorone” (quest’ultimo con Ugo Tognazzi, Paolo Villaggio e un giovane Lucio Dalla), fino ai più relativamente recenti, come “Regalo di Natale” e poi “La via degli angeli”, “La rivincita di Natale”, “Gli amici del bar Margherita”, “Una sconfinata giovinezza”, “Il cuore grande delle ragazze”, “Il signor Diavolo”.Cavina ha inoltre lavorato anche con autori come Comencini, Bellocchio ed ha prestato la sua simpatia alla commedia italiana e a serie tv popolari e seguite, come “una grande famiglia” su RAIUNO e “L’Ispettore Sarti”.Avremo modo di ricordarlo come merita, nella sua giovialità, nella sua simpatia diretta e malinconica, ma oggi ci ritorna in mente anche la sua interpretazione dolce e potente nel cortometraggio dei primi anni Novanta “Per non dimenticare” diretto da Massimo Martelli, dedicato allo scoppio della bomba alla Stazione di Bologna, dove la sua ultima “battuta” di una quotidianità estiva di figli, mamme, nipoti, precede l’idea della tragedia imminente.