Cinema e identità si abbracciano al Reggio Film Festival

Dal 26 ottobre al 1novembre la 21esima edizione

25 ottobre 2022

Dopo il ventennale interamente dedicato al tema dei cambiamenti, nel mondo e nel cinema, in questa nuova edizione, la ventunesima appunto, il Reggio Film Festival ha come tema portante l’Identità, tra i più attuali e discussi di oggi.
D’altronde la kermesse diretta da Alessandro Scillitani fa proprio questo fin dalla sua fondazione: aprire finestre sul presente, guardare al mondo e alle sue trasformazioni attraverso il cinema, sollecitare la curiosità, l’allargamento dei confini e dei saperi. E, in un momento storico come quello che stiamo vivendo è prioritario parlare di identità. Reggio Film Festival ha dunque acceso i propri schermi per i filmmaker che, in oltre 2000 hanno fatto propria la call della manifestazione reggiana, inviando opere da tutto il mondo.

L’appuntamento è a Reggio Emilia dal 26 ottobre al primo novembre. Protagonista delle giornate sarà naturalmente il cinema, ma in programma ci sono anche molti lungometraggi d’autore, e diversi incontri e workshop per intrecciare i vari fili che compongono il tema centrale.
Si parte proprio il 26 ottobre a SD Factory con un incontro su identità e letteratura che prende spunto dai recenti libri di Diletta Crudeli, Simone Marcelli Pitzalis, Gianluca Sturmann e Barbara Orlandini. A seguire si vedranno i cortometraggi partecipanti alla call Poliedrica, un concorso pubblico aperto ai giovani videomaker promosso dal Comune di Reggio Emilia per l’ideazione e la produzione di un cortometraggio che porti a riflettere sul concetto di identità.
Il 27 l’appuntamento è al Teatro San Prospero con la visione del corto Divieto di Transito di Roberto Cannavò, e un incontro su identità a transizioni con il regista, con il coproduttore e con Porpora Marcasciano, attivista e scrittrice e Marilisa Murgia, produttrice e organizzatrice del festival Divergenti.
Con l’antropologo Francesco Remotti (in dialogo con il filosofo Pasquale Pugliese) il 28 ottobre si parlerà invece del concetto di patria, più che mai attuale oggi, tra crisi, guerre, pandemie e difese dei confini, mentre Valeria Perdonò, Elena Sorbi e Elisa Dondi parleranno di femminile e imposizioni in un incontro moderato da Clizia Riva.

Il 29 ottobre ci sarà la prima parte di una lezione di cinema su Woody Allen condotta dal critico cinematografico Roberto Manassero (la seconda parte è il 30) e la proiezione del film Il Sapore della Terra di Giulio Filippo Giunti. Il 30 ottobre, dopo un dibattito su Identità e psiche: l’arte dell’essere e del prendersi cura si potrà incontrare Nicola Bassano, autore di un volume su Fellini e a seguire Valentina Petrillo, atleta paralimpica transgender, insieme a Elisa Mereghetti, che sta realizzando su di lei il docufilm 5 nanomoli, sostenuto dal Fondo Audiovisivo regionale.
In programma anche il film Allah Loves Equality sulla condizione LGBTQ+ in Pakistan (il 31 ottobre, clicca qui per maggiori info), la proiezione di una serie di corti dal palestinese Nazra Film Festival (sempre il 31).
Il Festival chiude il 1° novembre con una selezione di corti emiliani,
un incontro con lo scrittore Massimo Vitali, una cavalcata tra autori e opere che hanno attraversato il tema larghissimo dell’identità nei mondi dell’arte visiva e della fotografia, a cura di Michele Pascarella, e la proiezione del documentario In un futuro aprile di Francesco Costabile.
Alle 21 le premiazioni con proiezione dei corti vincitori.