Indipendente, coraggioso gratuito. Some Prefer Cake quest'anno è online

Dal 19 al 26 settembre torna il festival di cinema lesbico di Bologna

18 settembre 2020

Sarà la prima volta, da quando l’attivista lesbica e femminista Luki Massa (prematuramente scomparsa nel 2016) l’ha fondato assieme a Marta Bencich, che il festival di cinema lesbico di Bologna Some Prefer Cake non si svolgerà dal vivo. Complice la pandemia di Covid-19 e le restrizioni messe in campo per contrastarne la diffusione, la dodicesima edizione della rassegna nata per connettere le lotte di lesbiche e femministe di tutto il mondo attraverso uno sguardo sul panorama della cinematografia internazionale si terrà interamente online.

Dal 19 al 26 settembre la piattaforma indipendente Openddb.it (un progetto che si impegna a promuovere e supportare le produzioni culturali indipendenti) ospiterà infatti in modo continuativo e con accesso gratuito tutti e tredici i film previsti dal programma, che come sempre si concentra sulle più scottanti questioni politiche contemporanee, dal Black Lives Matter alle lotte femministe. Vibrancy of silence: a discussion with my sisters è un documentario in cui la regista Marthe Djilo Kamga propone le conversazioni, intime e politiche, con altre quattro artiste africane che, come lei, hanno vissuto l’esilio. Della stessa regista è il corto Zurura Zurura, che esprime uno sguardo consapevole e fiero sull’identità lesbica e africana, mentre Vitiligo di Soraya Milla è il ritratto poetico di donne nere affette da vitiligine che parlano della percezione di sé a partire dalla propria pelle. Black Mamba della fotografa e regista tunisina Amel Guellaty racconta invece la storia di una ragazza che lotta per autodeterminarsi fuori dalle aspettative sociali che la ingabbiano. Dalla Turchia arriva poi il corto Anneler Günü – Mother’s Day di Merve Cagla Dincer, che affronta il tema della perdita e dell’incontro, mentre le relazioni e le difficoltà che implicano sono al centro del corto d’animazione francese Et Chaque Nuit di Julie Robert. Tra gli altri film arrivano poi il corto Velour dell’americana Miranda Manziano; il divertente Not Your Ordinary Sister contro gli stereotipi di genere cinematografico queer, delle filmaker slovene Maša Zia Lenárdič & Anja Wutej; il diario adolescenziale di una ragazza che si scopre lesbica, nelle animazioni di Diario Blu(e), di Titta Cosetta Raccagni; la video-animazione Canis Major dell’artista multimediale Charli Brissey. Dagli Stati Uniti Nice Chinese Girls Don’t della regista femminista Jennifer Abod che racconta la storia dell’attivista, poeta e bodybuilder cino-statunitense Kitty Tsui, emigrata a San Francisco dalla Cina all’epoca della Guerra del Vietnam. Arriva invece dall’Argentina la commedia (unico film di fiction in programma quest’anno) Margen de error della regista Liliana Paolinelli. Prosegue infine il percorso sul tema della memoria lesbica con il documentario All we’ve got di Alexis Clements, un viaggio tra gli spazi creati dalle lesbiche e dalle donne queer in diverse città degli Stati Uniti. L’appuntamento al cinema è quindi tutto online, con l’invito da parte di Some prefer cake a organizzare comunque “gruppi lesbici di visione solidale” per non rinunciare alla dimensione collettiva, e a condividere le foto degli incontri sui social con l’hashtag #SPC2020.

Tra gli appuntamenti collaterali segnaliamo invece quattro appuntamenti sulla pagina fb del festival. Alla presentazione di questa edizione, il 19 settembre alle 20, fanno seguito due presentazioni in anteprima: quella di Feminist Art. Le donne che hanno rivoluzionato l’arte, graphic biography di Valentina Grande e Eva Rossetti (Centauria) che avverrà anche dal vivo il 20 settembre alle 18.30 nel Giardino Lavinia Fontana del Centro delle donne, e quella di Play with Fire di Nicoz Balboa, un’autobiografia erotica particolare, durante la quale Viola Lo Moro dialogherà con l’autor*, tattoo artist e fumettista italian*. Ultimo appuntamento, sempre al Centro delle donne e su fb, il 25 settembre alle 18 con la presentazione di Ho camminato nel mondo con l’anima aperta di Nella Nobili, poeta lesbica la cui opera è stata riscoperta e ripubblicata in italiano a cura di Maria Grazia Calandrone.

Some Prefer Cake è un festival organizzato dall’Associazione Luki Massa e diretta dall’agenzia di comunicazione Comunicattive.