Iscrizioni aperte per la 31ª edizione di Visioni Italiane

Il bando chiude il 30 maggio. Il festival a Bologna, dal 10 al 16 novembre

28 aprile 2025

Corti e docufilm cercasi per uno degli appuntamenti più attesi nel panorama del cinema indipendente italiano. Dal 10 al 16 novembre a Bologna torna Visioni Italiane, concorso nazionale dedicato al cinema breve e documentaristico da sempre attento a valorizzare le nuove voci autoriali e le opere che si distinguono per originalità, linguaggio e capacità espressiva.
La Fondazione Cineteca di Bologna ha annunciato l’apertura del bando di iscrizione alla 31ª edizione.  Il concorso è aperto a cortometraggi, mediometraggi e documentari realizzati a partire dal 2024, in qualsiasi formato, analogico o digitale. La partecipazione è riservata ad autori italiani o residenti in Italia, che potranno iscrivere le proprie opere attraverso la scheda online disponibile sul sito ufficiale del festival, www.visionitaliane.it. Il termine ultimo per l’invio dei materiali è fissato al 30 maggio 2025.

Per essere ammessi alla selezione, è necessario fornire un link del film che consenta sia la visione in streaming che il download del file (massimo 2 GB), accompagnato da almeno due immagini di scena o backstage. La giuria, composta da professionisti del settore, selezionerà le opere che prenderanno parte alla manifestazione, assegnando premi di rilievo, tra cui il premio alla migliore opera e alla migliore commedia, entrambi del valore di 10.000 euro, il premio al miglior regista (3.000 euro) e il premio al miglior interprete (1.000 euro), oltre a riconoscimenti specifici per l’animazione, il documentario e per opere su tematiche ambientali e territoriali.

Visioni Italiane si articola infatti in diverse sezioni: Visioni Animate, dedicata ai corti d’animazione; Visioni Doc, riservata al documentario senza limiti di durata; Visioni Ambientali e Acquatiche, che premia opere legate alla sostenibilità ambientale; e Visioni Sarde, sezione destinata a film realizzati da autori sardi o ambientati in Sardegna, con un importante progetto di promozione culturale post festival.

Il festival rinnova così il suo impegno nel sostenere il talento e la sperimentazione delle nuove generazioni di cineasti, offrendo al tempo stesso uno spazio di confronto, visibilità e crescita professionale.

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