La finestra sulla Memoria di Archivio Aperto

Dal 26 ottobre al 3 dicembre Bologna scrigno di ricordi e sperimentazione

25 ottobre 2018

Italiani migranti e archivi digitali saranno due dei fili della Memoria che uniranno molti degli eventi di Archivio Aperto, la manifestazione che da undici anni, grazie all’importante lavoro di Home Movies-Archivio Nazionale delle pellicole private, rende Bologna un amarcord culturale e sperimentale, attraverso proiezioni, luoghi e incontri.
Saranno tanti gli appuntamenti di questa edizione, animando un programma che si svolgerà in diverse location dal 26 ottobre al 3 dicembre. La manifestazione si aprirà con il lavoro inedito di Lou Dematteis, regista e fotoreporter settantenne italo americano, figlio del procuratore e giudice della Corte Suprema Louis B.Dematteis, simbolo di riscatto della comunità italiana negli Stati Uniti. La famiglia di Dematteis, di origini piemontesi, emigrò infatti in California nei primi del ‘900, influenzando significativamente la formazione e il retaggio culturale del videomaker. Per Archivio Aperto Dematteis proporrà Un viaggio di ritorno/A Journey Back, installazione visibile fino a domenica 28 ottobre in Via Sant’Isaia 20. Dematteis fu corrispondente per l’Agenzia Reuters, realizzando un intenso ritratto dell’Italia degli anni ’70 attraverso fatti di cronaca, politici e culturali, ritenuto però scomodo dalle istituzioni internazionali.
Altra guest star della manifestazione sarà Rick Prelinger, protagonista indiscusso del cinema indipendente mondiale, che sarà per la prima volta in Italia il 10 novembre. Prelinger, fondatore dell’omonimo archivio, a cui si deve la catalogazione di oltre sessantamila pellicole, ora acquisite come patrimonio nazionale dalla Library of Congress. Ad Archivio Aperto Prelinger illustrerà la storia del XX secolo negli USA attraverso i film pubblicitari, governativi, educativi, amatoriali del suo archivio.
Il cinquantesimo anniversario del ’68 darà inoltre a Home Movies l’occasione di lanciare la sua nuova sezione dedicata alla sperimentazione nel nostro Paese. Al pubblico saranno proposti dieci appuntamenti per scoprire alcune delle produzioni più significative dell’epoca d’oro del Super8 e dei formati cinematografici ridotti. Tra le tante rivoluzioni dell’epoca anche quella visuale, dunque, determinante nell’influenzare il cinema, televisione, e marketing sino ai nostri giorni.