Le Visioni fantastiche dell’Emilia-Romagna

Al festival ravennate, il 26 ottobre, lo Showcase con alcuni corti sostenuti dal Fondo per l’Audiovisivo

25 ottobre 2019

Fino al 29 ottobre Ravenna ospita al Palazzo dei Congressi Visioni Fantastiche, festival di cinema per le scuole di ogni ordine e grado.
Il 26 ottobre, dalle 17:30 saranno proposti al pubblico quattro cortometraggi sostenuti da Emilia-Romagna Film Commission, in uno Showcase dedicato al nostro territorio.
Il pubblico potrà così scoprire Butterflies in Berlin, della pluripremiata Monica Manganelli. Il film d’animazione racconta la commovente storia vera di Alex, transgender ai tempi del nazismo. La produzione italo tedesca a cura di Bee Communications è stata realizzata anche in collaborazione con il Mibac e il Ministero della Cultura tedesco (Der Beauftragte der Bundesregierung für Kultur und Medien) e sta iniziando il suo percorso sui grandi schermi dei festival internazionali.

Paolo Caren, legge libri di poesie e sente musica emozionale, proibiti dal regime in cui vive. Scoperto e inseguito dalla polizia di stato Paolo fugge. Si innamora di una donna, che però lo consegnerà ai suoi persecutori. Dopo un lungo inseguimento l’uomo viene così arrestato e condannato. Il siero A18 cancellerà tutte le sue emozioni. Questa, in sintesi, l’inquietante trama de L’Urlo, opera del noto regista parmense Francesco Barilli e prodotta da Avila Entertainment. Nel cast Luca Magri, Raluca Dontu, Adriano Guareschi, Kandè Baidy.

Roberto Citran e Giovanni Calcagno animano invece Mon Clochard, di Gian Marco Pezzoli. Il film, girato interamente a Imola, è prodotto dalla bolognese Articolture, e racconta i meccanismi sociali e umani che portano al rifiuto e all’accettazione del “diverso”: Davide (Citran), un insegnante che vive in un condominio di periferia in cui si sente in trappola. Le azioni quotidiane scandiscono il ritmo ripetitivo della sua vita, sino all’arrivo di Leon (Calcagno), un senza fissa dimora che staziona nel cortile dello stabile. Davide non comprende l’affetto con cui gli altri condomini lo accolgono e, un’iniziale antipatia verso il clochard, si trasforma in vero e proprio odio.

Ci sono persone ancora alla ricerca di un posto del mondo, viandanti segnati da emarginazione e dolore che sperano in una meta. Con The PassengersTommaso Valente racconta le loro storie e quella di “Housing first”, il progetto di abitare sociale che fissa un punto da cui ripartire verso una condizione più felice. Il film è prodotto da Maria Martinelli per Kamera Film, Instant Documentary.