Paolo Micalizzi non c’è più
Una vita dedicata al cinema e alle ricerche sui grandi maestri ferraresi
Paolo Micalizzi se n’è andato. Sembra impossibile anche il solo pensare di non incontrarlo più a manifestazioni e a eventi, o di non poterlo più chiamare per un’informazione o un ricordo che lui, prontamente, forniva con un’accuratezza di particolari che stupivano sempre.
La passione per il cinema, il diffonderlo e il preservarne storia e memoria, sono state per Paolo una vera e propria missione, tanto da renderlo un autorevole punto di riferimento per i professionisti del settore e gli appassionati della settima arte.
Originario di Reggio Calabria, dal 1958 giunse a Ferrara per motivi professionali, scegliendola poi come luogo di formazione e di vita. Il suo essere uomo di comunicazione, unitamente a una cultura cinematografica sterminata, lo hanno presto portato a collaborare con importanti testate giornalistiche e a pubblicazioni editoriali, con una predilezione per i grandi maestri del cinema che questo territorio ha visto nascere e crescere. Così, figure cardine della cinematografia del ‘900 come Florestano Vancini, Michelangelo Antonioni, Antonio Sturla, Carlo Rambaldi, sono state raccontate in saggi imprescindibili, avvicinando la figura del critico cinematografico a una forma di divulgazione amata e apprezzata trasversalmente. Solo al cinema ferrarese ha dedicato una quindicina di libri, tra cui Là dove scende il fiume. Il Po e il cinema, Al di là e al di qua delle nuvole, Florestano Vancini fra cinema e televisione.
Proprio a Vancini, a cui è stato legato da una profonda amicizia, sono state donate le sue ultime energie prima di lasciarci, con un evento celebrativo per il 50° anniversario del film Amore amaro.
La nomina a Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitagli nel 2022, ha suggellato definitivamente il contributo di Paolo alla cultura italiana, contributo dato con la presenza e la partecipazione attiva ad associazioni e a premi, tra cui la sua direzione ultraventennale del Premio FEDIC alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, che ha fatto brillare nel tempo tanti giovani registi e cineasti indipendenti. In proposito, proprio da lui lo scorso settembre al Lido sono stati premiati anche i giovani di Studio Croma per Playing God, inaugurando così un felice percorso per questo corto di animazione sostenuto dalla Regione.
A Paolo ci legano numerosi ricordi e aneddoti, incontri a festival, o a prime cinematografiche, a cui non è mai mancato. Con lui ci siamo confrontati tante volte, anche con le animate discussioni che solo le grandi passioni sanno accendere.
Oggi siamo ancora increduli a celebrarne la scomparsa, con la certezza che il suo lavoro è stato esemplare per molti. La sua eredità rimarrà per sempre.
Riproponiamo il suo intervento nello speciale dedicato al progetto FILM SET, a cui ha dato un contributo molto importante.
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- Data di pubblicazione
- 21/10/2024
- Ultima modifica
- 21/10/2024