Il teatro che (in)canta il cinema

A novembre 2017 il film sul Comunale di Bologna diretto da Paolo Fiore Angelini

11 gennaio 2017

Uno sguardo laterale dove le cose accadono ma che, generalmente, non si vedono. Una comunità nella comunità che lavora, produce, respira. Il cinema si innamora del Teatro Comunale di Bologna, dedicandogli un tributo discreto e appassionato, svelandone la vita pulsante e la storia, legata indissolubilmente a Bologna da quasi tre secoli.

Spetterà alle parole della lirica, rappresentata dal Rigoletto, l’onore del racconto, passando per Roma e attraversando i confini italiani fino a Berlino, Londra, Parigi, Bruxelles, collocando il teatro in una grande città che si chiama Europa. Il direttore non muoverà una bacchetta ma una telecamera, guidata dallo sguardo sensibile del regista riminese Paolo Fiore Angelini, e dal coro delle voci bianche dell’Ente Lirico, simbolo di purezza e dell’immortalità dell’anima. Anche la Regione Emilia-Romagna ha creduto nel progetto, sostenendolo attraverso il bando del Fondo per l’Audiovisivo, affiancando così nella produzione Abc, Avocado Pictures, Icaro kike us, e altri partner di sostanza come Fondazione Del Monte, Camst, Genoma Films, Oblivion Production e Ardaco.

Interrogandosi profondamente sul senso di produrre cultura, e puntando alla Berlinale del 2018, il film sarà ultimato entro novembre di quest’anno, creando già da ora quell’atmosfera di emozionante attesa da “prima della prima” che dà vita alla magia dell’arte, in ogni sua forma.