Con "The Method" la Romagna conquista New York

Il corto della riminese Michela Monte diventa il simbolo della lotta per il diritto alla casa a Brooklyn

23 novembre 2016

Il volto oscuro di Brooklyn svelato in The Method, corto documentario realizzato dalla videomaker e regista indipendente riminese Michela Monte, in cui il quartiere di New York – centro di artisti, culture mondiali e locali alla moda – vede la “working class” alle prese con una vera e propria emergenza abitativa.
Il film entra infatti nelle case di lavoratori, famiglie, studenti, dove quotidianamente si assiste al fenomeno degli sfratti improvvisi, a favore di nuovi inquilini che possono pagare cifre d’affitto molto più alte. Agli sfrattati, frequentemente minacciati e vessati dai proprietari degli immobili, non resta che cercare una nuova abitazione in luoghi sempre più lontani dal posto di lavoro e dalla vita sociale, con difficoltà spesso drammatiche.
Presentato nell’importante rassegna internazionale New Filmmakers New York, “The Method” pone a confronto quanto sta accadendo nella Grande Mela con lo storico “Mangano” della stamperia Marchi di Santarcangelo di Romagna, macchina che con lentezza e calibro riesce a muovere con tenacia la pesantissima pressa, diventando così simbolo di resistenza e volontà per le associazioni e per chi si batte per il diritto alla casa. Le stampe romagnole stanno infatti passando di mano in mano nel quartiere e gli attivisti stanno organizzando proiezioni in numerosi centri come strumento di coloro che sono a rischio sfratto.

Il film, realizzato nel contesto della residenza artistica Uniondocs Collaborative Studios a Brooklyn, ha avuto la collaborazione Jill Godmilow, pioniera del genere “Non fiction” e internazionalmente nota con il film Far from Poland.