Visioni Italiane

I 23 anni del festival degli esordi. A Bologna, dal 27 febbraio al 5 marzo

24 febbraio 2017

Nessun clamore, nessuno spreco, e niente tappeto rosso. A Visioni Italiane, festival dedicato agli autori esordienti, protagonisti sono il cinema e i film coraggiosi che vi transitano. Perché, da 23 anni, la manifestazione dà spazio a opere che, difficilmente, trovano visibilità in un mercato distributivo difficile come quello italiano, divenendo così nel tempo fucina di talenti e trampolino di lancio per numerosi protagonisti della settima arte. Com’è stato, ad esempio, per Matteo Garrone, Gianni Zanasi, Paolo Genovese, solo per citarne alcuni.

Ancora una volta saranno le sale del Lumière a ospitare visioni e dibattiti, con incursioni nel vicino Cinema Arlecchino di Via delle Lame, in cui il festival esordirà il 27 febbraio, con un doppio appuntamento d’eccezione, che vedrà protagonista Nanni Moretti invitato dalla Cineteca di Bologna a presentare il restauro del suo film cult Palombella Rossa. Gli altri eventi speciali in programma prevedono, il 28 febbraio, la proiezione al Lumière del documentario di Ermanno Olmi, Vedete, sono uno di voi, dedicato a Carlo Maria Martini e commentato da Mons. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e il 3 marzo l’omaggio all’emblematica cinematografia di Pietro Marcello, autore e documentarista, che interverrà alla presentazione del cofanetto “Il cinema di Pietro Marcello. Memoria dell’immagine”. Gli eventi speciali chiuderanno il 5 marzo con una serata a Gianfranco Rosi, che incontrerà il pubblico, si spera, fresco di premio Oscar.

Ma, al centro della manifestazione, ci sono sicuramente loro, i giovani autori in concorso con cortometraggi e documentari, tra cui si festeggia già un primo blasonato premio conseguito: il David di Donatello vinto pochi giorni fa da Mario Piredda, con il corto intimo ed emozionante A casa mia. Sette le sezioni in competizione, tra cui spicca proprio “Visioni italiane”, anima del concorso che ha dato vita al festival. A queste si aggiunge il Premio Luca De Nigris, contest per video realizzati nelle scuole di ogni ordine e grado della regione Emilia-Romagna, promosso dall’associazione Gli Amici di Luca con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.

Non mancheranno, infine, i momenti di incontro e confronto, come le due tavole rotonde del 2 e 3 marzo, con gli autori e i produttori più interessanti emiliano-romagnoli a due anni dall’entrata in vigore del Fondo per l’Audiovisivo e l’incontro del 4 con Nicola Guaglianone, autore di alcuni tra i più interessanti film degli ultimi anni, tra cui “Lo chiamavano Jeeg Robot”, diretto da Gabriele Mainetti e “Indivisibili”, di Edoardo De Angelis.

Video

Il trailer dell'edizione 2017