TRA LA CARNE E IL CIELO - RAVENNA FESTIVAL 2022

Dopo Nelson Mandela e Martin Luther King, Ravenna Festival torna a celebrare un’altra figura chiave del XX secolo, Pier Paolo Pasolini, nella consapevolezza di quanto emblematico sia stato e sia per la cultura italiana il suo pensiero, imprescindibile anche per la comprensione del presente. In omaggio a Pasolini, a cent’anni dalla sua nascita, questa XXXIII edizione di Ravenna Festival porta il titolo “Tra la carne e il cielo” riprendendo proprio le parole con cui Pasolini descrisse il suo folgorante incontro con le Sonate per violino di J. S. Bach.

Dall’1 giugno al 21 luglio, con oltre 120 alzate di sipario e più di mille artisti partecipi, quelle parole di Pasolini disegnano un fil rouge non solo musicale che coinvolge artisti come Giuseppe Gibboni, Accademia Bizantina, Elio Germano. La polarità fra umano e divino espressa dal titolo offre inoltre l’occasione di esplorare i molti volti del sacro, con le rappresentazioni su S. Francesco e S. Agostino per la Basilica di S. Vitale, The Canticles di Britten con Ian Bostridge, la Messa Arcaica di Battiato…

Parte dalle parole di Pasolini e dall’omonimo brano di Azio Corghi anche il concerto inaugurale del Festival, con Daniel Harding e la Mahler Chamber Orchestra. E se Riccardo Muti guida la sua Cherubini lungo Le vie dell’Amicizia e nel concerto finale, tra gli ospiti anche Gidon Kremer, Christoph Eschenbach, Jordi Savall, i 100 Cellos guidati da Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, PFM, Diana Krall, La Rappresentante di Lista e – per la sezione danza – il Béjart Ballet Lausanne, la Hofesh Shechter II e una serata omaggio a Micha van Hoecke.

Nel programma anche le ultime produzioni teatrali delle compagnie del territorio, quella Felix Romagna che è fra i più fertili terreni teatrali italiani. Oltre ai lavori firmati da Eugenio Sideri, Elena Bucci, Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, nei trent’anni di Fanny & Alexander il Festival ne ospita il polittico video-concerto The Garden e Addio fantasmi. E non mancano gli appuntamenti “fuori porta”: a Cervia-Milano Marittima, al Pavaglione di Lugo e a Palazzo S. Giacomo di Russi.

Infine, per una celebrazione dell’amor profano, dal 31 ottobre al 6 novembre la Trilogia d’Autunno proporrà i capolavori di Mozart e Da Ponte: Le nozze di Figaro, Don Giovanni e Così fan tutte, diretti rispettivamente da Giovanni Conti, Erina Yashima e Vladimir Ovodok. Il progetto vede il Festival intrecciare le forze – le compagini “di casa” intitolate a Luigi Cherubini e i giovani direttori che sono stati allievi dell’Accademia di Riccardo Muti – a due dei teatri più antichi d’Europa, lo svedese Drottningholms Slottsteater e l’Opéra Royal de Versailles, nelle produzioni dirette alla regia da Ivan Alexandre.

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