Arriva on demand “Si muore solo da vivi”, e il romanticismo scorre lungo il Po
Dal 19 giugno sulle principali piattaforme e arene estive il film di Alberto Rizzi
Ricominciare dopo il terremoto del 2012, riprendere in mano le redini della propria vita, riaccendere passioni mai del tutto spente. Rialzarsi e vivere, esigenza estremamente attuale e forte anche ora, dopo questi terribili ultimi mesi. Dal 19 giugno arriva on demand nelle principali piattaforme, e nelle arene estive italiane, la commedia romantica Si muore solo da vivi, opera prima di Alberto Rizzi realizzata nel reggiano e sostenuta dal Fondo Audiovisivo dell’Emilia-Romagna.
Dopo il successo di “Finché c’è prosecco c’è speranza” KPlusFilm (K+), con Nicola Fedrigoni e Valentina Zanella, scommette quindi su un nuovo progetto in cui il territorio è parte determinante della storia; un progetto in cui ha creduto anche Fandango che ne cura la distribuzione.
In “Si muore solo da vivi” sono infatti il Po, la golena, i filari di alberi e la vita nella bassa reggiana a fare da sfondo all’esistenza di Orlando, quarantenne solitario e musicista fallito a cui il sisma dà letteralmente una scossa intima e dolorosa, ma anche la possibilità di rimettersi in gioco: accudendo la nipote, ricomponendo la band, ritrovando gli amici e soprattutto Chiara, un amore indimenticabile che ritorna dal passato.
Il cast è composto da nomi noti al grande pubblico: Orlando è impersonato da Alessandro Roja, mentre Chiara ha il volto dolce di Alessandra Mastronardi. Ad affiancarli Neri Marcorè e Francesco Pannofino, con la partecipazione straordinaria di Amanda Lear, Red Canzian, Ugo Pagliai.
Le riprese sono durate 28 giorni e, in Emilia-Romagna hanno interessato i comuni di Gualtieri, Brescello, Guastalla, Castelnuovo di Sotto e Boretto.
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- Data di pubblicazione
- 18/06/2020
- Ultima modifica
- 18/06/2020